L’estate 2022 si sta caratterizzando per il preoccupante aumento della diffusione tra i giovani di sigarette elettroniche monouso di contrabbando, commercializzate illegalmente sia tramite i social media sia attraverso alcune attività di distribuzione e rivendita all’ingrosso e al dettaglio.
Si tratta di dispositivi non conformi alla normativa vigente in quanto presentano un serbatoio contenente un volume di prodotto liquido superiore a 2 ml e con una concentrazione nicotinica maggiore al livello massimo consentito dalla legge (fissato dalla normativa in 20 mg/ml, ovvero 2%), oltre a non avere affrontato le rigide analisi tecniche, tossicologiche e sulle emissioni a cui sono sottoposti i prodotti legali. È quanto avvertono con preoccupazione i produttori riuniti in Anafe Confindustria, l’Associazione nazionale dei produttori di fumo elettronico.
“Siamo di fronte ad un fenomeno nuovo e allarmante.
Per questo motivo stiamo segnalando costantemente da giorni alle autorità di Polizia tutti i casi di contrabbando di sigarette elettroniche, in particolare monouso.
Questi prodotti illegali sono potenzialmente dannosi per la salute perché non corrispondono ai rigidi standard di qualità e alle verifiche di sicurezza previsti dalla normativa, in particolare per il contenuto di nicotina spesso ben oltre i limiti di legge.
Un fenomeno pericoloso su cui è urgente porre l’attenzione soprattutto perché il target principale di questo commercio è rappresentato dai giovani, che vengono raggiunti anche tramite canali difficili da controllare come i social media”, dichiara Umberto Roccatti, presidente di Anafe.
IL VADEMECUM
Anafe Confindustria si pone come presidio di legalità e di lotta al consumo minorile e lavora al fianco delle forze dell’ordine per contrastare il contrabbando e prevenire situazioni che possano nuocere alla salute pubblica.
“Oltre alla costante attività di segnalazione dei casi di contrabbando, l’Associazione ha pubblicato sul proprio sito un vademecum normativo che rappresenta un’indicazione chiara a tutti quegli operatori seri che vogliono continuare a operare nella legalità”, prosegue Roccatti.
Il vademecum descrive le principali violazioni di legge che si possono riscontrare sui prodotti liquidi da inalazione e rammenta che possono essere compravenduti solo e soltanto per il tramite di: rivendite di generi di monopolio (Tabaccai), esercizi autorizzati (negozi di sigarette elettroniche, farmacie e parafarmacie debitamente autorizzati), e-commerce da parte di depositari autorizzati nel territorio italiano.
“Pur essendo stato ampiamente dimostrato che l’utilizzo delle e-cig rappresenta un’alternativa preferibile per i 12 milioni di fumatori che non riescono o non vogliono smettere di fumare, in ogni caso non vogliamo che i giovani inizino a fumare, neanche le e-cig. La legislazione è molto restrittiva e parla chiaro: la vendita di e-cig ai minori di 18 anni è assolutamente vietata e va impedita con ogni mezzo”, conclude Roccatti.
- Scritto da Arcangelo Bove