A seguito delle numerose segnalazioni ricevute, abbiamo constatato che, sia tramite le
piattaforme Instagram, Facebook, Telegram e altri social media, sia tramite attività di
distribuzione e rivendita (all’ingrosso e al dettaglio), vengono promosse e commercializzate sul territorio italiano, sigarette elettroniche (anche monouso) non in regola e le cui caratteristiche violano la normativa vigente.
In particolare, i prodotti commercializzati risultano carenti dei requisiti e delle caratteristiche previsti dall’art 62 quater del Testo Unico Accise (D.lgs. 504/1995) e normativa attuativa nonché dell’art. 21 del D.lgs. 6/2016.
A tal riguardo, rammentiamo che i prodotti liquidi da inalazione possono essere
compravenduti solo e soltanto per il tramite di Rivendite di generi di monopolio (Tabaccai),
Esercizi autorizzati (negozi di sigarette elettroniche, farmacie e parafarmacie
debitamente autorizzati) – la lista completa è disponibile a
https://www.adm.gov.it/portale/soggetti-autorizzati-ai-sensi-dell-art.-62-quatercomma-5-bis-del-d.lgs-n.-504/1995; E-commerce da parte di depositari autorizzati nel territorio italiano – la lista completa è disponibile a
https://www.adm.gov.it/portale/documents/20182/1108906/ELENCO+SOGG
ETTI+AUTORIZZATI++al+15-07-2022+-+depositi.pdf/5d8f5411-5e00-c12e2e05-40fe423b1a95?t=1657889673155
LE PRINCIPALI VIOLAZIONI NEI PRODOTTI
Qui di seguito elenchiamo le principali violazioni di legge che si posso riscontrare sui
prodotti: Serbatoio contenente un volume di prodotto liquido superiore a 2 ml (limite
previsto dalla norma); Per prassi, nelle sigarette c.d. usa e getta, si indica il numero di
“tiri” o in gergo “puff”: se il numero è superiore a 800 è molto probabile che il
contenuto sia superiore ai 2 ml; Concentrazione nicotinica maggiore al livello massimo consentito dalla legge (20 mg/ml, ovvero 2%); Assenza (o invalidità) della notifica del prodotto alla Commissione europea, come previsto dalla normativa di riferimento (i prodotti devono essere notificati con sei mesi di anticipo sulla commercializzazione alla Commissione europea; Con tale procedura vengono trasmesse anche analisi tecniche, tossicologiche e sulle emissioni); Commercializzazione in mancanza del codice identificativo univoco (codice PLI) previsto dal Decreto Direttoriale ADM prot. n. 83685/RU del 18.03.2021; Commercializzazione in mancanza del contrassegno di legittimazione di legge,
come previsto dal Decreto Direttoriale prot. n. 93445/RU del 29.03.2021; Mancanza sulla confezione delle avvertenze sulla salute e delle informazioni
obbligatorie per legge in lingua italiana.
nota Anafe
- Scritto da Italo Di Dio