Passare alla sigaretta elettronica e, con essa, all’uso di e-liquid a base di nicotina, abbatte in modo sensibile l’esposizione ad agenti cancerogeni.
L’ultima conferma, in tal senso, giunge dai ricercatori della Penn State College of Medicine e della Virginia Commonwealth University.
Che, in buona sostanza, sono riusciti a dimostrare come, grazie all’intervento della sigaretta elettronica, si possano (quanto meno) ridurre sensibilmente i consumi delle bionde e, quindi, il contatto con sostanze dal potenziale tumorale.
L’indagine, si diceva, ha preso in esame 520 soggetti – tutti fumatori “importanti” – che non erano mossi dall’intenzione di smettere totalmente di fumare ma “solo” da quella di abbattere il numero delle bionde nelle 24 ore.
I vari partecipanti sono stati suddivisi in vari sotto-gruppi, a ciascuno dei quali venendo somministrati liquidi da svapare con dosaggi diversi di nicotina o, in alcuni casi, semplici placebo.
Ebbene, ad un controllo effettuato a 24 settimane si è potuto apprezzare come coloro i quali avevano fruito di e-liquid a più alto tasso di nicotina presentassero una più robusta diminuzione nel numero di sigarette fumate rispetto a quelli che, invece, avevano svapato a tassi più bassi.
LE PAROLE DI FOULDS
Costoro, pertanto, avendo limitato il numero delle bionde quotidiane, avevano conseguentemente “tagliato” in modo robusto l’assimilazione di sostanze cancerogene che, come a noi noto, sono legate alla combustione della sigaretta e non già al mero contatto con la nicotina che, rispetto ad un profilo patologico, è assolutamente innocua – potendo, piuttosto, essere “contestato” a tale sostanza la capacità di determinare assuefazione.
“Abbiamo notato – ha spiegato Jonathan Foulds, autore principale dello studio e professore di Scienze della Salute pubblica presso il Penn State College of Medicine – che il numero di coloro i quali ricevevano una elevata erogazione di nicotina Ends e si astenevano dalle sigarette è gradualmente aumentato”.
“Questa tendenza – ancora lo studioso – non è stata osservata in coloro che hanno ricevuto il placebo o il sostituto della sigaretta non Ends.
Questo è il primo studio clinico randomizzato – ha concluso Foulds – che ha dimostrato come la sigaretta elettronica alla nicotina determini un aumento significativo nella cessazione dal fumo a sei mesi rispetto a una sigaretta elettronica con placebo e rispetto a un sostituto non Ends”.
- Scritto da Arcangelo Bove