Regno Unito, si valuta progressivo innalzamento età minima per acquistare sigarette

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Alzare l’età minima legale per poter acquistare sigarette.
E’ questo uno dei prossimi passaggi che potrebbe intraprendere il Regno Unito nell’ottica di cogliere l’obiettivo di un Paese che sia smoking free.
E’ questa la forte indicazione che viene ad esito di un rapporto commissionato dal Governo inglese e, in particolare, dal Ministero della Salute.
Le valutazioni in corso mirano ad individuare questa soglia minima con modalità che potrebbero definirsi progressive.

OGNI ANNO SI INNALZEREBBE L’ETA’ MINIMA

In particolare, l’idea sarebbe quella di aggiungere – ogni anno – un anno anagrafico a tale età minima attualmente fissata nel compimento di quella maggiore – ovvero 18 anni: per fare un esempio spiccio e sbrigativo, quando si sarà nel 2032 ci vorranno ventotto anni di età o più stampati sulla carta di identità per poter comprare un pacchetto di bionde.
E via dicendo fino ad arrivare, col passare del tempo, ad un momento in cui non sarà più possibile – ammesso che qualcuno non ambisca all’immortalità – fare spesa nei Tabacchi.
Intanto, il prossimo step – quello più immediato – è quello stabilito all’anno 2030: entro tale data si punta ad avere un Paese libero dal fumo, uno status che, lo si ricorda, si può dirsi essere colto nel momento in cui le percentuali dei consumatori di sigarette sarà uguale o inferiore al 5 percentuale.

NEGLI OSPEDALI DISTRIBUITE E-CIG GRATUITE

Un obiettivo che si ritiene essere fattibile, nonostante il tasso degli “smokers” sia ancora significativo.
Si punta con decisione, tuttavia, con lo sponsor forte di Public Health England, sulle sigarette elettroniche che, comunque, stanno consentendo di far flettere la curva dei fumatori in modo più marcato e rapido rispetto a quanto non si stia verificando in altri contesti del vecchio Continente.
Una strada che si batte con decisione e convinzione se è vero che, come da notizia da noi rilanciata qualche mese addietro, le sigarette elettroniche sono distribuite gratuitamente anche all’interno degli ospedali.

- Scritto da Arcangelo Bove