Philip Morris, entro il 2025 metà dei prodotti venduti sarà a minor danno

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Entro il 2025 la metà di quanto venduto da Philip Morris International sarà rappresentata dai prodotti a minor danno.
E’ questo quanto affermato dal numero uno del colosso americano, l’Amministratore delegato Jacek Olczak, in occasione della conferenza stampa Reuters Next.

LE INTENZIONI DI OLCZAK

Succeduto nel ruolo ad André Calantzopoulos, Olczak ha sottolineato “Abbiamo un portafoglio che è leader a livello mondiale in quanto a prodotti del tabacco sia tradizionali sia senza fumo, abbiamo un team di gestione eccezionale e siamo un’organizzazione agile, efficiente e di rapido apprendimento.
Siamo perfettamente attrezzati per continuare ad avere successo nel nostra visione di sostituire le sigarette con alternative migliori, a beneficio dei consumatori, degli azionisti e della società in generale”.

Come già più volte raccontato dalla nostra testata, Philip Morris sta da anni intraprendendo la strada del minor danno.
Una impostazione che, ovviamente, legge le dinamiche prossime del mercato, comunque orientate verso un progressivo “esaurimento” della sigaretta classica, e, allo stesso tempo, contribuisce, come più volte hanno esposto i vertici di Pmi, a ridisegnare una nuova immagine aziendale.
Ora come ora, nel dettaglio, il 30 percentuale delle vendite è rappresentato dalle cosiddette “alternative”.

ACQUISITO IL MARCHIO ZYN

Ma, come prima detto, si mira ad innalzare questo dato arrivandosi, entro tre anni – ovvero al 2025 – ad uno del 50%.
E questo obiettivo lo si mira a cogliere al netto di nuove, eventuali acquisizioni societarie – si ricorda l’ultima, recente operazione che ha portato il gruppo di Olczak ad acquisire gli svedesi di Swedish Match Ab, realtà proprietaria del marchio Zyn, vale a dire il principale player, nel Paese scandinavo, per quel che riguarda la produzione di snus, ovvero i celebri sacchetti di nicotina che tanto per la maggiore vanno in Nord Europa.
Del resto, l’investimento sulle nuove proposte è stato imponente: si stima che Philip Morris International abbia speso, in tale direzione, circa 8 miliardi di dollari dal 2012 a questa parte.

- Scritto da Italo Di Dio