Che il fumo di sigaretta non sia un toccasana per la salute è qualcosa, ormai, di ampiamente risaputo.
Prendere atto del fatto che la sigaretta medesima possa uccidere fino alla metà dei suoi consumatori è messaggio che, però, ha un suono ed un sapore nettamente differenti.
Il dato è stato snocciolato da Derryl Tempest, della Canadian Vaping Association, in una nota diffusa alla stampa.
Secondo l’attivista, in particolare, le varie patologie fumo correlate, da quelle oncologiche a quelle cardiocircolatorie, arriverebbero a determinare un esito fatale fino ad una metà dei tabagisti.
NUMERI DI FORTE IMPATTO
Dati shock che dovrebbero fungere dal migliore dei deterrenti per quanti, ancora oggi, continuano ad iniziarsi a tale pratica.
E che dovrebbero scrollare tutte le Istituzioni verso l’adozione di soluzioni rappresentate dal minor danno.
Proprio quelle che invoca la Tempest nel richiamare gli esempi virtuosi del Nord Europa.
“I tassi di malattie e decessi legati al tabacco in Svezia sono di gran lunga i più bassi dell’Unione europea, tanto da poterlo come un Paese libero dal fumo.
Quando la Norvegia ha consentito la commercializzazione dello snus, inoltre, il tabagismo si era dimezzato in soli dieci anni.
Quando l’Islanda ha consentito, ancora, il mercato sia dei prodotti per lo svapo sia di quelli dello snus, il fumo è diminuito di circa il 40 percentuale in soli tre anni”.
IL FATTORE DISINFORMAZIONE
Sul banco degli imputati il fattore si accomoda a pieno titolo il fattore disinformazione.
“La mancanza di un messaggio chiaro sulle alternative a rischio ridotto, unita alla disinformazione sullo svapo ampiamente diffusa dai media, ha contribuito a una minore adozione di queste soluzione da parte dei fumatori – ha proseguito e concluso l’attivista della Canadian Vaping Association – I fumatori non sono consapevoli del fatto che i prodotti per lo svapo siano una fonte di nicotina meno dannosa.
Un sondaggio del 2020 ha rilevato che solo il 22% di essi concorda sul fatto che lo svapo sia meno dannoso delle sigarette”.
- Scritto da Arcangelo Bove