Europa a più velocità (anche) sulla questione del minor danno da fumo.
Se Italia e Spagna zoppicano, se il Portogallo stanga fiscalmente il settore, Francia e Regno Unito hanno, ormai, pienamente sposato la soluzione data dalla sigaretta elettronica quale argomento di smoking cessation.
Sulla via buona, restando in ambito europeo, anche la Repubblica Ceca, mai dimenticando come il Parlamento svedese abbia, pochi giorni or sono, bocciato una proposta di origine ministeriale che puntava a bannare gli e-liquid aromatizzati.
Ma importanti aperture arrivano, ora, anche dal Belgio.
Ebbene si, perchè il Consiglio Superiore della Sanità del Belgio, Comitato scientifico che assolve ad un ruolo consultivo del Governo, ha ufficialmente riconosciuto che lo svapo è meno dannoso del fumo ed ha raccomandato, allo stesso tempo, ai fumatori di passare alla sigaretta elettronica.
LE PAROLE DI LANDL
E’ un passo importantissimo dal momento che un’Istituzione sanitaria statale dà la sua ufficiale benedizione al vaping certificando, chiaramente, il suo danno ridotto rispetto alle classiche bionde.
Su un aspetto, tuttavia, l’Organo sanitario belga è ancora prudente dal momento che, un’ pò sulla scia dell’Europa, si rimane freddi sul ruolo degli aromi e sulla loro reale efficacia nel poter aiutare i fumatori a smettere.
Ma, in effetti, si registra già un passo in avanti decisamente considerevole.
Sempre attento sulle problematiche dello svapo, Micheal Landl non ha mancato di sottolineare la positiva evoluzione
“Speriamo che presto lo svapo venga approvato come strumento di riduzione del danno e che i divieti di aroma non vengano implementati”: così il numero uno della World Vaper’s Alliance.
Che ha proseguito specificando come, in un’ottica di successo delle politiche internazionali pro vaping, necessitino da parte delle Istituzioni a ciò preposte, “un chiaro impegno per la riduzione del danno, supporto agli attuali fumatori per passare allo svapo” e, non ultimo, “economicità e varietà dei prodotti”.
- Scritto da Italo Di Dio