Una info per i non addetti ai lavori.
Perchè, per quanti non conoscono la sigaretta elettronica, è molto spesso caos tra quest’ultima e tabacco riscaldato.
Eppure, le differenze ci sono.
Eccome.
Un utile vademecum, semplice semplice, è quello elaborato da Philip Morris attraverso una grafica pubblicata sul sito web aziendale.
Primo concetto: tabacco riscaldato ed e-cig presentano una grandissima differenza rispetto alle sigarette tradizionali.
Mentre le classiche bionde si basano sul principio della combustione, riscaldato e sigarette elettroniche non funzionano tramite questo processo.
E non è un aspetto trascurabile perchè è proprio il fenomeno della combustione a produrre catrame.
NESSUNA DELLE DUE SI BASA SUL PROCESSO DI COMBUSTIONE
Sul punto, recuperiamo le parole dell’otorinolaringoiatra Fabio Beatrice che, in un illuminante passaggio dello scorso Giugno, aveva esemplarmente spiegato “Bisogna chiarire definitivamente che le sigarette uccidono perché dispensano catrame e con ciò si intendono 70 cancerogeni certi ed oltre 4300 sostanze fortemente irritanti e tossiche”.
Laddove v’è il grande distinguo da farsi rispetto alla nicotina che è la sostanza che crea dipendenza ma che non è cancerogena e la cui azione, spiega ancora Beatrice, “in termini di danno vascolare è di poco conto rispetto al catrame”.
Tornando al vedemecum di Pmi, lo stesso precisa
“In entrambi i dispositivi non c’è combustione.
Tuttavia, la sigaretta elettronica è provvista di una bobina elettrica che riscalda un liquido che può contenere nicotina estratta dalla pianta di tabacco (ma possono anche essere vaporizzati liquidi che ne sono privi), la quale viene generalmente mescolata con glicerina, glicole propilenico e aromi alimentari.
Al contrario, nel sistema Iqos viene direttamente riscaldata una miscela di tabacco contenente acqua e glicerina. Questa miscela è contenuta negli stick di tabacco – Heets – e produce un vapore di tabacco. La nicotina deriva quindi direttamente dalla pianta di tabacco e non viene aggiunta”.
Quindi, in sintesi: Iqos riscalda il tabacco mentre la e-cig vaporizza liquido ed entrambe non producono cenere.
LA SCALA DEL DANNO
Scala del danno, per concludere.
Allo scopo recuperiamo le conclusioni di un approfondimento commissionato da Liaf ad Abich, laboratorio certificato, e sottoposto alla valutazione di sei specialisti, ovvero Umberto Tirelli, Direttori Centro tumori Clinica Tmg; Lamberto Manzoli, membro Comitato scientifico Lilt; Fabio Beatrice, Direttore Centro antifumo San Giovanni Bosco di Torino; Giacomo Mangiaracina, esperto in Medicina preventiva e Salute pubblica; Giovanni Tazzioli, Chirurgia generale Unimore; Carlo Cipolla, Direttore Cardiologia Ieo – Istituto europeo di Oncologia.
Ebbene: se la sigaretta normale, da 1 a 100, si può quantificare in danno 100, il riscaldato in 30 e la elettronica in circa 10.
Il danno zero non esiste, quindi, ma se proprio si deve smettere di fumare e non si riesce con la sola forza di volontà, appare chiaro come vi sia qualcosa che il rischio non lo annulla ma che lo riduce di tanto.
- Scritto da Italo Di Dio