In Italia tornano a salire i fumatori: per l’Iss la colpa è della la sigaretta elettronica

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Aumenta il numero dei fumatori in Italia.
E, secondo le Istituzioni sanitarie, la colpa di ciò vivrebbe nella diffusione delle alternative al tabacco quali “riscaldato” e sigarette elettroniche.
I dati sono stati snocciolati in occasione della odierna Giornata mondiale senza tabacco: secondo il report, in particolare, per la prima volta dal 2006 si sarebbe avuta una inversione di tendenza con un aumento dei fumatori stimato, dal 2019, in più di 800.000 persone.
Come detto, però, già è stato trovato il grande imputato.
Meglio, gli imputati.

LE PAROLE DI BRUSAFERRO E PACIFICI

“L’aumento dei fumatori rilevato dal report è un segnale che desta preoccupazione e rispetto al quale è importante attivare azioni di prevenzione a partire dai più giovani per garantire una vita più lunga, con meno disabilità e qualitativamente migliore per noi e per chi ci vive accanto”, ha affermato ad Huffington Post il Presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.
Gli fa eco, fondamentalmente, Roberta Pacifici, Responsabile del Centro nazionale Dipendenze e Doping dello stesso Iss.
“Il dato di quest’anno – afferma ad Ansa – ci conferma come la pandemia abbia significativamente influenzato le abitudini al consumo dei prodotti del tabacco e di nicotina degli italiani.
I nuovi prodotti del tabacco e le e-cig si sono aggiunti al consumo delle sigarette tradizionali e i loro utilizzatori infatti sono quasi esclusivamente consumatori duali. La falsa percezione di consumare prodotti meno o addirittura non nocivi per la salute e il sentirsi autorizzati ad utilizzarli in ogni luogo stanno certamente incidendo sull’aumento del loro consumo”.

IL CASO DEGLI ALTRI PAESI CHE HANNO PUNTATO SULLE ALTERNATIVE

Le Autorità sanitarie dell’Iss, quindi, attribuiscono alle alternative il balzo dei numeri del fumo.
E lo dicono in fanno abbastanza perentorio, quasi come fosse una sentenza inappellabile.
Se, invece, le cose stessero diversamente?
Se la causa di questo incremento fosse da rintracciare nelle strategie sanitarie che, incarnate dai Centri anti-fumo, sono obiettivamente migliorabili?
E perchè, poi, in altri Paesi che hanno puntato sulle alternative si assiste ad un calo dei tassi di fumo?
Troppo semplicistico scaricare – sic et simpliciter – la croce sui nuovi prodotti: il ragionamento, probabilmente, è molto più complesso.

- Scritto da Italo Di Dio