Il no alla nicotina sintetica diventa ufficiale negli Stati Uniti d’America.
Il presidente Usa Biden, infatti, firmerà nella giornata di domani, Martedì 15 Marzo, il disegno di legge a mezzo del quale entrerà in vigore il divieto di commercializzazione della sostanza entro il territorio stars and stripes.
Un colpo basso agli interessi della sigaretta elettronica e, soprattutto, alle motivazioni di tutela della salute pubblica dei suoi utenti.
La nicotina sintetica è sostanza che, a dispetto del nome, non deriva dal tabacco – per dirla breve è priva delle nitrosammine specifiche di esso – così come è priva di sostanze nocive e cancerogene.
ATTO CHE COMPROMETTE LE POLITICHE AMERICANE ANTI-SVAPO
Una creazione di laboratorio, palla ben presto colta al balzo da diverse case produttrici che hanno usato la versione sintetica come componente dei propri e-liquid.
Ora, però, lo stop imposto dalla legge americana scompagina i piani.
E di tanto.
“Tale disegno – commenta Micheal Landl, numero uno della World Vaper Alliance – minaccia la disponibilità di alternative meno dannose al fumo quali lo svapo.
C’è un disastro per la salute pubblica incombente.
Migliaia di negozi di vaporizzatori finiranno per andare in difficoltà e molti vapers, di conseguenza, finiranno per tornare a fumare. Non ha senso incattivirsi – prosegue Landl – verso il prodotto che ha consentito a tantissime persone di smettere di fumare.
La nicotina sintetica è un modo innovativo per ridurre gli effetti dannosi del fumo e fornire alle persone un’alternativa alle sigarette tradizionali”.
LAND “PREVEDO SOLO CONSEGUENZE NEGATIVE”
“L’obiettivo della riduzione del danno – ancora il giovane attivista – è quello limitare le conseguenze negative tra quanti non sono altrimenti in grado di sottrarsi alla dipendenza tabagista.
E’ un metodo che si è dimostrato efficace in molti Paesi del mondo e ha aiutato milioni di persone a dire addio alle bionde”.
“Questo schema normativo – si avvia a concludere il numero uno della World Vaper Alliance – porterà molte conseguenze negative nei progetti di contenere i danni causati dal tabacco, limitando potenzialmente l’accesso ai prodotti di svapo e costringendo gli ex fumatori a tornare alle sigarette”.
- Scritto da Arcangelo Bove