Sigarette elettroniche, aumento delle tasse e rischio di dare una mano all’illecito

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Avete aumentato le tasse sugli e-liquid.
Bene.
Ora più che mai diventa necessario un controllo puntuale ed attento, un controllo vero sul fenomeno del contrabbando.
E su quello degli evasori.
Perchè la coperta non la si può tirare solo da un lato.
Il 1 Gennaio 2022, come noto, ha salutato l’entrata in vigore della stangatina fiscale che era stata pensata dal Governo Conte nel mese di Dicembre dell’anno 2020 e che era stata incorporata nella Manovra dello Stato approvata di li a breve.
Gli effetti di quella stangata, pensata un anno fa, erano rimasti, però, poco percepiti dal settore dal momento che il primo step di aumenti era stato congelato grazie ad un intervento Lega che aveva bloccato i “plus” con riferimento al periodo 1 Agosto 2021-31 Dicembre 2021.

LA STANGATA

Al 1 Gennaio di quest’anno, quindi, cessato l’effetto di quel “blocco” e non essendo arrivati interventi nella nuova Legge di Bilancio, si è passati direttamente al secondo step di aumenti che si concluderà, al 1 Gennaio 2023, con un ulteriore rialzo.
Sempre che, nel frattempo, non intervenga una deroga nel prossimo Bilancio.
Occorrerà qualche altra manciata di settimane, almeno, per capire se e quale impatto avrà avuto il plus fiscale sulle vendite del mercato legale. Ebbene si, perchè vi è un rischio che le Istituzioni spesso non calcolano o, meglio dirsi, preferiscono non calcolare: nel momento in cui, infatti, si tartassa il mercato ufficiale, si rischia di dare ossigeno a quello parallelo.
A quello che appartiene a zone d’ombra, a quello che pesca in siti immersi nel nero, che non pagano le tasse al Fisco (pur vendendo in Italia) e che diffondono prodotti non controllati e non sottoposti ai parametri di sicurezza.
Non è uno scherzo, assolutamente.

NECESSARI VERI CONTROLLI

Perchè si rischia che qualche consumatore meno avveduto, a caccia di risparmio, possa rivolgersi a veicoli che ballano oltre il confine della norma.
Con gravi, potenziali rischi in termini di sicurezza.
Non si dimentichi gli oltre 1000 svapatori americani finiti in ospedale (Evali) per aver acquistato liquidi-immondizia su siti pirata.
Lo calcola, lo Stato, questo rischio?
Per questo motivo, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, unitamente a tutti gli altri competenti, devono porre in essere ogni sforzo per tutelare il venditore pulito e la incolumità dei consumatori.
Sempre attendendo tempi migliori, come quelli che già si vivono in Inghilterra ed in Francia, che assisteranno ad un diverso atteggiamento rispetto alla sigaretta elettronica, finalmente “trattata” come strumento per abbattere il mostro-fumo.

- Scritto da Italo Di Dio