La tassa sui liquidi per sigarette elettroniche determinerebbe un aumento nel numero dei fumatori nell’ordine di milioni d’unità.
Lo sostiene Guy Bentley della Reason Foundation, uno dei principali attivisti pro svapo degli Stati Uniti d’America.
Come noto, presso il Parlamento federale Usa è in itinere il cosiddetto Build Back Better Plan, disegno di legge che, in continua evoluzione nella sua strutturazione, prevede, nella sua attuale forma, un corposo rincaro della tassa sugli e-liquid.
Si tratterebbe di una tassa federale, che si andrebbe cioè ad applicare a tutti gli Stati che compongono gli Usa e che si andrebbe ad aggiungere alle tasse regionali ,laddove già previste.
SI RISCHIA DI AVERE 3,2 MILIONI DI FUMATORI IN PIU’ ALL’ANNO
Un vero e proprio salasso, per dirla breve, con le tasse sulle sigarette elettroniche che finirebbero – addirittura – per essere più pesanti di quelle che gravano sui pacchetti di sigarette classiche.
Il disegno di legge, si diceva, qualora dovesse arrivare al termine della sua corsa in questa “forma”, potrebbe determinare conseguenze estremamente gravi.
In particolare, lo stesso causerebbe un aumento esponenziale di fumatori.
Bentley dà anche i numeri di questo possibile fenomeno.
Citando una simulazione realizzata da Michael Pesko della Georgia State University, si stima che la nuova fiscalità sugli e-liquid porterebbe, in un solo anno, a 2,7 milioni di fumatori adulti in più ed a circa 530.000 adolescenti fumatori in più.
Non poco.
“SCONCERTANTE L’INIZIATIVA DEI DEMOCRATICI”
“Sono oltre 15 milioni gli attuali adulti svapatori negli Stati Uniti d’America – commenta Bentley – La quasi totalità di essi attribuisce la circostanza di aver smesso o aver ridotto il fumo di sigarette tradizionali alle sigarette elettroniche.
Alla luce di ciò, è sconcertante che i Democratici della Camera prendano di mira il mondo degli svapatori attraverso un enorme e sconsiderato aumento delle tasse, cosa che potrebbe spingere molti di loro a tornare alla dipendenza al tabacco e, quindi, a peggiorare la loro salute pubblica”.
- Scritto da Arcangelo Bove