Tra i primi ad abbracciare lo “svapo”.
Quando lo “svapo” era oggetto misterioso che iniziava a far timido capolino nelle pagine della cronaca.
Germano Gargiulo, titolare dello Svapoweb Store di via Giotto di Napoli, quartiere Vomero, è stato uno dei pionieri del settore nella città partenopea e, in generale, nel Sud Italia.
La sua prima esperienza da imprenditore del vaping germoglia nell’anno 2011 in un crescendo di soddisfazioni e riscontri.
Ma la storia con la e-cig inizia un pò di tempo prima sotto le spoglie di un fumatore che cerca una soluzione per dire addio alla dipendenza del tabacco.
Siamo nel 2009 e Germano è uno di quelli “aficionados” davvero fedeli alle classiche bionde.
PER VENTICINQUE ANNI FEDELE FUMATORE
Trenta-trentacinque sigarette al giorno: un andazzo che – allora Germano era appena quarantenne – stava andando avanti da circa 25 anni.
“Certo, iniziai a fumare che avevo circa sedici anni. Poi l’esigenza di smettere, ma una esigenza non economica ma proprio fisica. Di salute. Ero arrivato a numeri davvero troppo alti, le mie dita, ormai, erano ingiallite”.
L’approccio, quindi, con la sigaretta elettronica in quello che era un formato abbastanza primordiale “Conobbi la sigaretta elettronica a Torino, dove mi trovavo per lavoro. Gli strumenti del tempo non erano certo raffinati. Vi erano gocciolamenti, bruciature. Diciamo che non erano il top, eppure…”.
IL NEGOZIO APERTO NEL 2011
Eppure, anche in quella forma l’e-cig si rivela un elemento utile.
L’utilizzo diventa costante e consente al “nostro” Germano di poter archiviare un quarto di secolo di feeling col tabacco.
Quell’esperienza personale, quindi, viene riversata, nel mondo del lavoro tant’è che, come detto, nel 2011 Gargiulo apre il suo negozio.
“Vi erano già allora dei franchising ma decisi di non legarmi ad alcuno perchè avevo maturato, nella posizione di ex fumatore, un’esperienza. Da utilizzatore di sigaretta elettronica mi ero formato una mia idea, non volli vincolarmi ad alcun marchio”.
E lunga questa scia Germano proseguirà fino all’Ottobre 2019 allorquando si ebbe l’adesione al “franchising di successo” targato Svapoweb.
“Svapoweb lo conoscevo da sempre – prosegue il medesimo – La nostra, amo definirla così, è una tabaccheria 2.0. Ci siamo sempre tenuti lontani dall’impostazione di un vaping di nicchia. Miriamo all’utilizzatore quotidiano e non, per così dire, al collezionista.
PUBBLICO ANAGRAFICAMENTE AMPIO
Il nostro pubblico – prosegue il nostro interlocutore – va dai 19 ai 65. Aiutiamo chi vuole smettere di fumare, chi vuole farlo realmente, pronti a supportare qualora si determinasse qualsivoglia necessità”
“E’ molto importante il discorso della volontà. Comprendiamo subito che genere di cliente abbiamo davanti. Se vi è qualcuno realmente intenzionato a dire addio al fumo o se, invece, vi è un atteggiamento troppo morbido e non convinto. In quest’ultimo caso preferiamo proprio non venderla la sigaretta elettronica, in un certo senso facciamo quasi opera di disincentivazione. Se si compra la e-cig tanto per…non realmente intenzionati a sottrarsi al vizio, finiremo per avere una persona in più che fallisce e che, magari, attribuirà il personale insuccesso alla sigaretta elettronica e non al suo atteggiamento”.
- Scritto da Italo Di Dio