Scusate se è poco.
Il Professore Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, anche per il 2021 si conferma lo scienziato più citato al mondo nel suo settore di ricerca.
Questo dice il database online “Updated science-wide author databases of standardized citation indicators”, cervellone che contiene una classifica degli scienziati più citati nel mondo, divisi in 22 campi specifici e ulteriori 176 sottocategorie.
Nella lista dei più citati anche altri membri del CoEHAR quali i professori Aldo Calogero, Martino Ruggieri, Rosalia Leonardi, Antonino Gulino Sebastiano Battiato e Alfio Drago.
LO SCIENZIATO “ANDIAMO AVANTI DETERMINATI”
“Andiamo avanti determinati – ha commentato Polosa, appreso dell’ulteriore riconoscimento – con la convinzione di innovare e rendere funzionale la nostra ricerca. Noi crediamo in una scienza aperta, multidisciplinare, e globalizzata che trasmette conoscenza sia sul territorio che nel resto del mondo. Una scienza che possa davvero indicare le risposte giuste alle sfide del futuro”.
Gli elementi che scaturiscono da Plos Biology confermano, nuovamente, come la ricerca dei docenti del CoEHAR abbia un forte impatto sul progresso scientifico nel campo della riduzione del danno e della lotta alle malattie fumo correlate.
Un risultato che passa attraverso l’incredibile primato di quasi 400 pubblicazioni, sostenute da un lavoro di team che si articola attraverso l’ingegno di ottanta ricercatori.
ED, INTANTO, C’E’ ANCORA CHI SI OSTINA A NON VEDERE IL MINOR DANNO
Questo dato dovrebbe (ancor di più) far schizzare dalle sedie i vertici delle Autorità sanitarie nazionali.
Quelle che si ostinano a non vedere il minor danno.
Se tanto di scienziato, noto a livello planetario, ne sostiene le ragioni, forse forse varrebbe la pena, quanto meno, di “ascoltarlo” nel momento in cui si vanno ad adottare decisioni e strategie che riguardano le politiche anti-fumo.
E non trincerarsi dietro teoremi scientifici che, a voler essere buoni, non danno una lettura totale del fenomeno ma estremamente riduttiva e parziale.
- Scritto da Italo Di Dio