Studio Moige: sigarette ed e-cig troppo facilmente accessibili a minori

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La legge c’è ma, come spesso accade, non la si osserva.
E, al cospetto di una abbondante inosservanza, il controllore può davvero poco.
Sono dati abbastanza allarmanti quelli che vengono dall’approfondimento “Venduti ai minori” condotto dal Moige, Movimento dei genitori, in collaborazione con l’Istituto Piepoli, e fondatosi sulle “interviste” a mille ragazzi della fascia anagrafica 10-17.
Un’indagine che rivela in modo abbastanza inequivocabile come circa un commerciante su due venda prodotti non consentiti a minori, anche quando la carta identità under 18 risulta essere palese.
Dal fumo di sigaretta all’alcol passando per gioco d’azzardo e pornografia.
Per non parlare di “ambiti” quali quelli relativi a cannabis light ed i videogiochi per maggiorenni che, addirittura, esulano da questo discorso dal momento che, rispetto ad essi, non sussiste neppure una previsione normativa.

TROPPI VENDITORI DISATTENTI

Il fumo, la sigaretta elettronica non sfuggono a questo trend.
Normativamente vietati nella vendita dei -18 ma, di fatto, somministrati ad essi in modo molto allegro e diffuso.
Per quanto riguarda tabacco e sigarette tradizionali, si assiste, come da risultati dell’indagine, ad un facile accesso ai prodotti da parte dei ragazzini.
In particolare, l’11% degli intervistati ha rivelato di riuscire ad acquistare le sigarette ai distributori automatici usando la tessera sanitaria di amici più grandi o quella dei genitori.
Ma vi è anche chi ha affermato che il controllo al distributore non fosse attivo e che, quindi, sia stato in grado di procurarsi tranquillamente quanto desiderato senza neppure la necessità di immettere la tessera sanitaria.
In ogni caso, quanti si sono recati nel Tabacchi o al bar per acquistare le “bionde” non si sono visti richiedere documento di identità nel 62 percentuale dei casi.

AFFINITA “DATI PREOCCUPANTI”

L’indagine fa emergere dei dati preoccupanti – ha commentato a Famiglia Cristiana Antonio Affinita, Direttore generale del Moige – Dinanzi alla vendita ai minori di prodotti che sono dannosi per la loro salute non esistono giustificazioni: non è accettabile che ci siano commercianti che vendono prodotti vietati senza verificare l’età e contro le norme vigenti a loro tutela”.
Anche per quel che riguarda la vendita ad “under” di sigarette elettroniche e di liquidi, non si assiste a cifre estremamente migliori: il 68% dei venditori non verificherebbe l’età.
Quanto all’utilizzo di e-cig, ancora, l’indagine Moige riferisce di un ricorso ad esse da parte del 24% dei minori.
Tra i ragazzini utilizzatori di sigarette elettroniche, in ultimo, ben il 7 percentuale dice di farne uso per tentare di sottrarsi alla dipendenza dal tabacco.

- Scritto da Arcangelo Bove