L’eurodeputata Skyttedal “Chiusura Ue ad alternative avrà effetti gravi”

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“L’atteggiamento dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che si ostina a bocciare a prescindere tutte le alternative al fumo, avrà conseguente devastanti per quel che riguarda la lotta al cancro”.
A denunciarlo, con forza, è la europedutata svedese Sara Skyttedal.
“Vi è una opposizione ideologica contro queste soluzioni – ha fatto ancora presente la rappresentante dell’Europarlamento – Una chiusura che non ammette dialogo alcuno”.
La Skyttedal, si ricorda, già aveva, nel mese di Gennaio di quest’anno, posto in essere una interrogazione all’attenzione del Commissario per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides.

35ENNE ESPONENTE DEL PARTITO POPOLARE EUROPEO

Una interrogazione che era venuta prima della pubblicazione del Piano anticancro europeo che, come noto, chiude la porta in faccia a qualsiasi via del minor danno.
Questo atteggiamento – ha ribadito l’alta esponente dell’Assemblea di Bruxelles – non potrà che avere conseguenze molto gravi per quel riguarda la lotta al cancro”.
Il ragionamento della 35enne esponente del Partito popolare europeo ha riguardo alle alternative nella sua generalità con un occhio particolare, però, strizzato allo snus.
Ovvero, come già spiegammo in precedente passaggio della nostra testata, “quella tipologia di tabacco in polvere che già da anni spopola tra l’utenza del Nord Europa ed il cui uso non è inalatorio ma, nella sua modalità più comune, consiste nel posizionare il materiale in bocca tra il labbro e la gengiva superiore, lì trattenendolo per un periodo di tempo che può variare, a discrezione dell’utente, da qualche minuto ad anche diverse ore”.

LA CHIUSURA TOTALE DELLA UE

Ebbene, come afferma la deputata scandinava , il merito dello snus sarebbe stato quello di contribuire in modo massiccio a fare della Svezia il Paese europeo con la percentuale più bassa di fumatori con decessi fumo-correlati che sono pari alla metà della media dell’Unione europea.
La speranza e, allo stesso tempo, l’oggetto della domanda della Skyttedal erano quelli di considerare le varie possibilità a minor danno nei progetti europei di smoking cessation.
Ovviamente, la Ue da quell’orecchio non ci sente proprio.
Con particolare riferimento allo “snus”, infatti, la Kyriakides, invocando un rapporto (addirittura!) del 2008, ha messo in correlazione questo prodotto alla insorgenza di patologie tumorali.
Un pò come dire, lasciate ogni speranza…

- Scritto da Arcangelo Bove