Lo svapo non influisce sulla salute del sistema mucociliare.
Lo ha stabilito un lavoro condotto dal Coehar, eccellenza della ricerca universitaria nazionale ideata dal professore Riccardo Polosa.
L’approfondimento ha messo in comparazione lo specifico apparato di uno svapatore con quello di un non fumatore.
Ma cos’è, esattamente, il sistema mucociliare?
Con esso, in particolare, si intende un sistema di difesa delle vie aeree la cui alterazione “può contribuire a causare stati infiammatori delle piccole via aeree e può incrementare la suscettibilità dei fumatori alle infezioni respiratorie”.
EFFETTUATO IL TEST SULLA SACCARINA
Attraverso un test basato sui tempi di transito della saccarina, gli studiosi hanno potuto appurare il consistente danno determinato al sistema in questione dal fumo di sigaretta nonchè, allo stesso tempo, come il vapore di e-cig non determini su di esso alcun impatto.
“È dimostrato – sottolineano, anzi, dal Coehar – che già dopo le prime 48 ore di astinenza dal fumo incominci la rigenerazione nervosa e i pazienti iniziano ad odorare e sentire meglio i sapor. Il sistema mucociliare è in grado di rigenerarsi in fretta, una volta smesso di fumare. I risultati di questo studio confermano che i dispositivi elettronici a rilascio di nicotina privi di combustione non solo sono un valido alleato nei percorsi di cessazione, ma favoriscono anche il processo dii guarigione che avviene quando si decide di smettere di fumare”.
Si conferma, quindi, come la sigaretta elettronica, oltre a rappresentare un valido strumento di smoking cessation, non sia nociva per la salute umana.
APPARATO DEPUTATO ALLA PROTEZIONE DELLE VIE AEREE
“Il sistema mucociliare viene pesantemente danneggiato dal fumo di sigaretta – spiegano ancora dal Coehar – aumentando le probabilità che i fumatori possano incorrere in infezione respiratorie o in stati infiammatori delle vie aree.
È stato dimostrato, però, che smettere di fumare induce una progressiva e abbastanza rapida rigenerazione delle ciglia polmonari, portando in poco tempo gli ex-fumatori ad esibire uno stato simile a quello dei soggetti che non hanno mai fumato.
Lo studio ha valutato dunque l’ipotesi che l’utilizzo di prodotti a rilascio di nicotina privi di combustione possa rappresentare non solo un valido strumento per la cessazione, ma agevoli al contempo la riparazione del sistema mucociliare, la cui riparazione avviene in tempi abbastanza rapidi rispetto alla decisione di smettere di fumare”.
- Scritto da Italo Di Dio