Chi usa la sigaretta elettronica ha maggiori probabilità di smettere di fumare rispetto a quanti fanno utilizzo di altri metodi quali cerotti, gomme e spray.
E’ questa l’evidenza che emerge da un lavoro di maxi revisione condotto da un pool di ricercatori Usa.
Gli stessi, in particolare, hanno recuperato i dati di migliaia di precedenti studi che avevano analizzato la storia di fumatori che avevano tentato di dire addio alle bionde adottando le più disparate soluzioni.
PubMed, Web of Science e PsycINFO le banche dati che sono state recuperate e sviscerate.
Migliaia e migliaia di numeri e cifre, una “statistica” che, come definiscono gli analisti autori dell’approfondimento, è “rilevante ed ha significato”.
Ebbene, l’indicazione, ad esito dell’approfondimento condotto, è stata alquanta significativa.
Quanti hanno intrapreso percorsi di smoking cessation hanno avuto percentuali di successo maggiori a quanti hanno percorso la strada di cerotti, gomme e placebo.
I dati analizzati, ancora, hanno riguardato persone dei due sessi, di svariate età, dalle più disparate condizioni di salute: un ventaglio di osservazione ampio e variegato che ha prodotto, come detto, un risultato abbastanza univoco rispetto alla maggiore efficacia del vaping.
Questo studio, anche questo studio fornisce elementi importanti rispetto alla validità dello strumento e-cig quanto meno in ottica di cessazione.
Perchè le Istituzioni mondiali (Oms) ed europee (la Ue, in generale) che si occupano di politiche sanitarie non prendono in considerazione, non valutano anche questa campana?
Perchè si sposa una linea talebana del no a prescindere non volendo quanto meno ascoltare quest’altro angolo di mondo scientifico?
- Scritto da Arcangelo Bove