Il bus dello svapo arriva a Milano.
L’iniziativa itinerante, infatti, partita da Bruxelles (e che riapproderà nuovamente, quale destinazione finale, presso la città sede del Parlamento europeo), approda in Italia per sensibilizzare sulla causa del minor danno.
Domani, in particolare, la particolare carovana sarà a Milano, alle 10:30, presso Palazzo Marino.
Lo rende noto Micheal Landl, Presidente della World Vapers Alliance
“La World Vapers’ Alliance – fa presente Landl – continua il suo percorso europeo di supporto allo svapo.
L’organizzazione girerà in diverse capitali con il suo Vape Bus per portare le voci di milioni di vapers al Parlamento europeo”.
“SIGARETTA ELETTRONICA SALVEREBBE IN ITALIA 2,5 MILIONI DI PERSONE”
Nel Giugno 2021, come noto, la Sigla ha lanciato una campagna globale al fine di dar voce alle testimonianze di milioni di vapers che hanno smesso con successo di fumare.
“Back Vaping. Beat Smoking” il nome della campagna nata con l’obiettivo di inviare un messaggio chiaro ai Governi del mondo: il modo migliore per combattere il fumo è promuovere il vaping come parte delle politiche di salute pubblica.
Secondo la WVA, 19 milioni di vite potrebbero essere salvate in Europa, e più di 2,5 milioni in Italia, “con l’implementazione di regolamenti logici e liberali sullo svapo”.
Tappa meneghina, quindi, per il Vape Bus per poi proseguire il suo percorso attraverso alcune delle principali città europee come Monaco, Berlino, Londra, Ginevra e Bruxelles dove terminerà il viaggio con la consegna al Parlamento europeo di un manifesto a sostegno del vaping.
Tutto bello, tutto assolutamente apprezzabile.
PREVISTO INCONTRO CON SALA
L’unico passaggio non chiaro è quello relativo all’appello che si rivolge al sindaco Sala poichè il medesimo avrebbe “deciso di proibire l’uso degli svapatori e delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, paragonandole alle tradizionali sigarette”.
Se il riferimento è al Regolamento sulla qualità dell’aria, infatti, lo stesso impone letteralmente, al titolo quinto, articolo 9, il solo “divieto di fumare” e non già di svapare in luoghi quali “aree destinate a verde pubblico, salvo in luoghi isolati dove sia possibile il rispetto della distanza di almeno 10 metri da altre persone; Aree attrezzate destinate al gioco, allo sport o alle attività ricreative dei bambini; Presso le fermate di attesa dei mezzi pubblici, incluse le fermate dei taxi, fino ad una distanza di 10 metri dalle relative pensiline ed infrastrutture segnaletiche; Aree cimiteriali; Aree cani; Strutture sportive di qualsiasi tipologia, ivi comprese le aree adibite al pubblico quali spalti”.
La delegazione capitanata da Landl, in ogni caso, consegnerà una lettera al Primo Cittadino chiedendogli di “prendere una posizione chiara a favore delle sigarette elettroniche, per salvare la vita a centinaia di milanesi che potrebbero così smettere di fumare”.
- Scritto da Italo Di Dio