Acque agitate anche in Spagna nei mari del vaping.
Un fronte di “lotta” si apre tra i produttori del settore della sigaretta elettronica ed il Governo iberico.
E’ Massimiliano Belli, Presidente dell’ “Associazione spagnola dei professionisti dello svapo” a lanciare un duro (quanto giustificato) j’accuse nei confronti del Ministero della Salute.
Ebbene si perchè, a fine 2020, il Governo iberico si era abbandonato a quella che, agli occhi dei più, era apparsa come una evidente campagna tesa a screditare il settore dello svapo.
ANCORA EVALI!
Senza validi fondamenti scientifici e scivolando in una serie di evidenti gaffe.
Il Ministero della Salute aveva posto in collegamento la sigaretta elettronica con il fenomeno Evali: un accostamento azzardato, infondato, approssimativo dal momento che è noto, ormai, come quella problematica fu determinata non dai prodotti ufficiali, reperibili sul mercato, bensì da quelli “clandestini” del contrabbando.
Il Governo ha avviato “una campagna tesa unicamente a screditare il settore del vapore – sottolineano dalla “Associazione spagnola dei professionisti dello svapo” – invocando rapporti che sono stati ampiamente smentiti scientificamente.
Si collega Evali alle sigarette elettroniche – osservano ancora dal sodalizio iberico – si afferma che il vapore emesso dalle e-cig sia cancerogeno e che il fumo elettronico non sia utile per smettere di fumare.
Ciliegina sulla torta – ancora dall’associazione spagnola – si arriva a sostenere addirittura che lo svapo sia dannoso quanto le sigarette”.
L’imprenditoria di settore, quindi, al cospetto di tanto accanimento, di tanta acredine, atteggiamenti che, come detto, sono scientificamente privi di fondamento o, in ogni caso, caratterizzati da visione estremamente parziale, ha reagito.
DENUNCIA GIÀ PRESENTATA
E, dall’Unione dei promotori e degli imprenditori dello svapo (Unión de Promotores y Empresarios del Vapeo, è stata avviata l’iniziativa giudiziaria che ha trascinato sul banco degli imputati la campagna del Ministero della Salute “El tabaco ata y te mata” (“Il tabacco ti lega e ti uccide”).
L’ipotesi accusatoria, oggetto della denuncia presentata dai rappresentanti dell’industria del vaping spagnola, “è di avere violato diversi articoli della Legge generale spagnola della Pubblicità e del Diritto della pubblicità e della Comunicazione istituzionale”.
La richiesta è che la campagna venga interrotta immediatamente.
“La campagna – viene esposto – identifica lo svapo e il fumo di tabacco in modo manifestamente fuorviante, mettendo entrambe le attività sullo stesso livello e attribuendo loro gli stessi effetti dannosi”.
- Scritto da Italo Di Dio