Follia Ucraina: vietate sigarette elettroniche in luoghi pubblici

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Pessime notizie dall’Ucraina per il settore del vaping.
L’ex Stato dell’Unione sovietica, infatti, ha appena approvato una legislazione che è di totale “stretta” sulle sigarette elettroniche.
Ma, ancor peggio, l’iniziativa del Parlamento ucraino è stata motivata nel provvedimento dell’Organizzazione mondiale Sanità.
Che, come noto, ha recentemente ribadito la propria “lontananza” rispetto alle posizioni della preziosa alternativa “accusando” la e-cig di essere dannosa quanto le convenzionali nonché porta di ingresso e corsia preferenziale verso queste ultime.
Sospendendo, per ora, il discorso sull’Organizzazione mondiale Sanità, la nuova legge ucraina sul vaping è di quelle tostissime.

STRETTA PESANTISSIMA SUL MODELLO ASIATICO

Si vieta molto, se non tutto.
Ad esempio, non si potrà fare utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici, tanto in quelli al chiuso tanto in quelli all’aperto; Così come sono vietate pure le attività di sponsorizzazione e di promozione.
Tanto per non farsi mancare nulla, le novità normative introdotte dal Governo guidato da Volodymyr Zelens’kyj hanno anche proibito la vendita di liquidi aromatizzati diversi da quelli al tabacco.
Si è al cospetto, come appare evidente, di una norma che è tra le più restrittive, in materia, nell’ambito dell’Europa occidentale prospettando scenari che sono, oserebbe dirsi, “asiatici”.
In più, la norma sulle e-cig non è solo una ipotesi bensì una legge bella e fatta, pronta ad entrare in vigore.

SONO TRENTADUE I PAESI CHE VIETANO VENDITA E CONSUMO SVAPO

Un guaiaccio vero, reale ed imminente.
E tutto ciò, come prima detto, per colpa dell’Organizzazione mondiale della Sanità.
Ebbene si, perchè l’Istituzione mondiale ha fornito un pessimo “modello” diffondendo, nell’ultimo intervento “ufficiale” informazioni sulla e-cig che, inevitabilmente, possono generare, come stanno generando, pericolosi effetti a cascata sui singoli Stati.
L’Ucraina, quindi, entra nel club dei 32 Paesi al mondo in cui sono contemporaneamente vietati la vendita e l’utilizzo di dispositivi da svapo (il divieto di vendita, come detto, si riferisce in Ucraina ai “soli” liquidi dall’aroma alternativo).
Una cerchia di Paesi che, per le loro politiche anti-e-cig, è stata oggetto, tuttavia, di plauso e di riconoscimenti nel contesto dell’ultimo rapporto Oms.
Rapporto che, non dimentichiamolo, era incentrato sul problema fumo (sic).
Ed abbiam detto tutto.

- Scritto da Arcangelo Bove