“Un eventuale divieto sui liquidi per sigaretta elettronica avrebbe conseguenze a dir poco drammatiche in termini di tutela della salute pubblica”.
Così la “Canadian Vaping Association” nell’ “avvertire” il Governo nordamericano rispetto ai rischi insiti in restrizioni nel commercio degli e-liquid.
Come da intenzioni dello Stato del Canada, in tempi non troppo remoti dovrebbe essere adottata nel Paese una serie di regolamenti che, tra le altre, andrebbe a limitare la disponibilità del mercato dei menzionati liquidi solo a quelli “base” tagliando fuori gli altri aventi aromi differenti, quali fruttati e caramellati vari.
LO SPAURACCHIO CONTRABBANDO
Vi sono vari inconvenienti, sostengono dalla associazione canadese, in una misura quale questa: in primo luogo si andrebbe a privare il fumatore che sta smettendo grazie al supporto della e-cig di un prezioso alleato nel personale percorso.
E, quindi, v’è il discorso del “nero”.
“Il proibizionismo – osservano dal sodalizio – ha tradizionalmente dato vigore, in America, al mercato dell’illecito. Succederà, quindi, che non reperendo i liquidi dai gusti preferiti sui canali ufficiali, in molti potrebbero affacciarsi con interesse nel contrabbando.
Esponendo se stessi ad un evidente pericolo dal momento che (vedi Evali), nel sottobosco dell’illegale circolano prodotti che sono mancanti di quei parametri di sicurezza che, invece, sono garantiti nel settore ufficiale.
Darryl Tempest, Direttore esecutivo della “Canadian Vaping Association”, a sottolineare questi aspetti.
L’OSTINAZIONE DEL GOVERNO CANADESE
Aggiungendo altresì “Non ci sono prove che le restrizioni sugli aromi possano arrivare a ridurre l’uso da parte dei giovani, ma ci sono ampie prove che il divieto aumenterà i tassi di fumo e rafforzerà i canali illeciti mettendo a repentaglio la sicurezza dei canadesi”.
Dalla Sigla dei consumatori canadesi si è anche fatto riferimento alle conclusioni molto incoraggianti degli studi di Public Health England, laddove si era stabilito come le “elettroniche” fossero nella misura del 95 percentuale meno nocive della sigaretta convenzionale.
Ma quest’opera di persuasione pare destinata a impattare contro le convinzioni (?) del Governo nordamericano.
Sempre più ostinato a sgambettare il vaping
- Scritto da Arcangelo Bove