Il Disegno di legge Auddino riprende la sua marcia.
La Commissione Sanità del Senato, infatti, ha calendarizzato la discussione dello specifico progetto normativo per i mesi di Ottobre-Novembre.
E’ una svolta importante sia per quel che riguarda il possibile sviluppo della norma – che ristagnava, ormai, da mesi nell’anticamera di Palazzo Madama – sia per quel che riguarda le politiche anti-fumo nazionali.
Come si ricorda, il senatore del Movimento Cinque Stelle era stato il primo firmatario della proposta che ha ad oggetto l’introduzione del divieto di uso di sigarette e sigarette elettroniche nonchè di tabacco riscaldato in svariati contesti all’aperto quali pertinenze esterne di ospedali, spazi esterni di ristoranti, bar e altri esercizi dediti alla somministrazione di cibo e bevande, spiagge (sia libere sia stabilimenti balneari).
Ma anche parchi gioco, impianti sportivi, quali stadi, monumenti pubblici, luoghi pubblici e aperti al pubblico sedi di manifestazioni o di spettacoli, fermate di bus e banchine delle ferrovie.
UNA VERA E PROPRIA SIRCHIA BIS
Una vera e propria Sirchia bis estesa ai contesti “open air”.
Con una aggravante, però, che è quella di vietare non solo l’uso delle “bionde” ma anche quello di e-cig e riscaldato che, si ricorda, erano “esentati” dalla già menzionata Sirchia.
La Auddino gode di una significativa spinta politica: insieme al senatore meridionale, infatti, condivisero quella proposta circa cinquanta colleghi, ivi compresa la stessa Presidente della Commissione Sanità del Senato, Annamaria Parente.
Della calendarizzazione in Commissione del disegno Auddino avrebbe dato conferma lo stesso senatore.
Si riparte, quindi, dalla fase pre-Covid: erano i principi dell’anno 2020 allorquando il disegno in questione era stato “annunciato”.
Poi l’emergenza epidemica mandò in freezer quanto non fosse strettamente legato alla gestione della crisi.
LA MIRIADE DI PROVVEDIMENTI LOCALI
Nel frattempo, però, in Italia è stato un susseguirsi di provvedimenti locali da parte dei sindaci che, chi sulle spiagge chi nei parchi pubblici, hanno imposto con ordinanze o regolamenti (si veda il caso più noto di Milano) divieti di fare utilizzo anche “open air” di sigarette.
Un sentimento, quindi, una tendenza forte che nasce dal basso.
E’, però, anche da evidenziare che tutta la serie di atti locali vietava esclusivamente le “classiche” e non già le e-cig ed il tabacco riscaldato.
La “Auddino”, invece, non guarda in faccia a nessuno: niente sigarette, Iqos, elettroniche o classiche che siano.
La sensazione è che nella sua attuale forma, troppo rigida, il disegno di legge avrà difficoltà ad incontrare una condivisione ampissima: si dovrà lavorare – e tanto – di diplomazia.
- Scritto da Arcangelo Bove