Tabacco riscaldato, sigarette elettroniche.
L’imperativo, il primo mattone da collocare è quello dell’informazione.
Lo sostiene, raggiunta dalla nostra testata, il deputato Angela Ianaro del Movimento Cinque Stelle.
L’esponente di Palazzo Montecitorio è intervenuta, un paio di giorni addietro, nelle sue vesti di membro della Commissione Affari sociali, a “Un futuro senza fumo. Buone pratiche per una corretta comunicazione”, momento promosso da Formiche e Philip Morris Italia al fine di, come avevano rivelato gli organizzatori, “stimolare il confronto tra i diversi attori presenti nel mondo del tabacco e nella comunità medica in merito alla necessità di informare sui prodotti senza combustione e di dotarsi di un codice di autoregolamentazione”.
La Ianaro ai taccuini di Svapo Magazine fa un discorso improntato su concetti di massima lealtà.
La stessa non ha la “presunzione di affermare se queste alternative siano o meno efficaci in un discorso di cessazione del fumo”.
Semplicemente la medesima afferma come “sono realtà esistenti che non possono essere ignorate e che, pertanto, pretendono di essere disciplinate”.
“Nel momento in cui si diffondono innovazioni in qualunque campo – specifica la rappresentante pentastellata –
le stesse devono essere “considerate” per il solo semplice fatto che esistono e che sono nella disponibilità del mercato.
“OBIETTIVO TUTELARE PUBBLICA SALUTE”
In questo caso – ancora la Onorevole – le innovazioni si pongono quali alternative alle sigarette, ci si confronta con tipologie quali “riscaldato” e sigarette elettroniche.
Sono novità che da tempo sono in uso e che vengono utilizzate anche dai più giovani, magari talvolta in maniera non pienamente consapevole.
Ebbene, il primo step da porre in essere in un’ottica di regolamentazione del settore è quello di praticare una giusta informazione”.
“Da docente di Farmacologia (la professionista è docente associato presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, n.d.r) conosco quali sono i danni determinati dalla pratica tabagista.
In tal senso, lo ribadisco, la prima e necessaria cosa da fare è quella di praticare una corretta e non parziale informazione.
Non si può pretendere di interloquire solo con quanti sono sulle stesse posizioni.
E’ importante una consona attività informativa – incalza la stessa – anche perchè queste alternative, almeno questo è il mio sentore, continueranno nella loro crescita sul mercato.
Per questo il ruolo della comunicazione leale è centrale, fondamentale.
Stabilire regole e farle conoscere al fine di non dare spazio a chi non opera in maniera adeguata.
Ci si deve confrontare, sempre tenendo presente che l’obiettivo comune deve essere quello della tutela della pubblica salute”.
- Scritto da Arcangelo Bove