World Vape Day, sui canali dei social è stato boom.
Grande entusiasmo quello che viene espresso, nel day after, dagli esponenti del Caphra, ovvero la “Coalition of Asia Pacific Tobacco Harm Reduction Advocates”.
Su Twitter, infatti, ha dilagato l’hashtag #WVD21, ovvero lo slogan lanciato sui social per pubblicizzare l’evento.
Non una mera questione di numeri, non un mero gusto statistico ma il riflesso di un interesse sempre crescente rispetto alla questione svapo quale alternativa al fumo e quale strumento di smoking cessation.
Come ha fatto presente Nancy Loucas, Coordinatrice esecutiva di Caphra, il volume social sviluppatosi per l’occasione data dall’evento 2021 è stato nella misura del 150 percentuale superiore a quello dell’anno precedente.
Un plus verticale in appena dodici mesi.
“Le analisi dei social media relativamente all’andamento del World Vape Day – ha fatto presente la Loucas – sono, a dirla breve, impressionanti.
La manifestazione ha goduto di un’enorme crescita nel numero di post, nei follower nonché nei commenti positivi.
Un impatto decisamente più significativo ed imponente sull’opinione pubblica: possiamo affermare, senza aversi dubbio alcuno, come l’appuntamento 2021, appena conclusosi, abbia goduto di una trazione decisamente più significativa rispetto all’appuntamento del 2020″.
INTANTO, NELLE FILIPPINE…
Anche nelle Filippine si salutano con particolare entusiasmo gli “esiti” del World Vape Day: lo Stato asiatico, infatti, sta vivendo un momento cruciale per quel che riguarda i destini del settore.
Il Parlamento facente capo al Presidente Rodrigo Duterte, infatti, sarà il primo nel Continente asiatico a sposare le ragioni del minor danno: in dirittura d’arrivo l’iter normativo che andrà a prevedere la e-cig nonché il tabacco riscaldato come integranti le strategie di tutela della salute pubblica.
Una vera e propria istituzionalizzazione del vaping quale opzione in chiave di smoking cessation: la norma in itinere prevede, altresì, rigidi paletti relativamente alla composizione degli e-liquid, il confezionamento, da parte dei produttori, di appositi flaconcini proteggi-bambino, limiti di età per il consumo dei medesimi.
Ma, soprattutto, il riconoscimento di tale opzione quale possibile strada “ufficiale” per dire addio al vizio tabagista.
- Scritto da Italo Di Dio