Dalla vicepresidenza dell’Anci arriva una proposta anti-fumo.
“Va previsto un divieto di fumo all’aperto più diffuso, mantenendo comunque delle zone in cui è possibile fumare.
Questo provvedimento può rivelarsi decisivo anche per la tutela ambientale”.
Così, come riferisce “Repubblica”, Federico Pizzarotti, numero due dell’associazione che raduna vari Enti comunali del territorio nazionale – al momento gli aderenti sono in numero 7041.
Pizzarotti, in particolare, anche sindaco di Parma, è intervenuto per l’occasione data dalla conferenza stampa di presentazione di “Piccoli gesti, grandi crimini, 2021”, momento promosso da Marevivo Onlus in collaborazione con British American Tobacco Italia e la stessa Anci.
Un evento pensato per sensibilizzare la popolazione sui danni che sono procurati all’ecosistema dalla condotta di quanti gettano mozziconi di sigarette sulle spiagge.
Un’iniziativa che, ovviamente, diviene quanto mai attuale in coincidenza dello start del periodo balneare.
Pizzarotti, pertanto, ha auspicato la implementazione su scala nazionale di una normativa che amplii anche a determinate aree all’aperto il divieto di fumo che, come da legge nazionale (ovvero la Sirchia), è allo stato vigente ‘solo’ con riferimento agli ambienti al chiuso pubblici.
UNA QUESTIONE DI TUTELA DELLA PUBBLICA SALUTE MA ANCHE AMBIENTALE
Un provvedimento che avrebbe una valenza in termini di tutela della salute pubblica, limitando l’esposizione al fumo passivo anche open air, ma anche una eco-ricaduta.
E qui si torna al punto dei mozziconi, nocivi non solo sui siti balneari ma anche nei Centri urbani atteso come la pratica di gettarli al suolo determini il convogliamento degli stessi, attraverso le acque meteoriche ed il sistema fognario, verso le falde.
Con un divieto di fumo allargato, ancora Pizzarotti, “si avrebbe maggiore contezza del fenomeno dell’abbandono dei mozziconi di sigaretta, intercettando così più facilmente chi commette questo tipo di reato.
Ogni cittadino deve inoltre dotarsi di un portamozzicone”.
Già diverse realtà comunali stanno emettendo ordinanze ed atti vari aventi ad oggetto il divieto di fumo (e non di svapo) entro i propri confini cittadini: la spinta, tuttavia, che viene dal basso va verso la direzione di prevedere una misura che abbia respiro di legge nazionale.
E proprio nelle ultime ore è tornato ad intervenire il senatore pentastellato Auddino che ha depositato in tal senso un progetto di legge che, tuttavia, è eccessivo nella parte in cui include anche le sigarette elettroniche nelle restrizioni.
- Scritto da Arcangelo Bove