L’aumento delle tasse sui prodotti del vaping in Germania rappresenterà un gravissimo danno in termini di salute pubblica.
Lo sostiene Michael Landl, Presidente World Vapers’s Alliance.
“Chiunque voglia seriamente adottare una soluzione in termini di salute pubblica per ridurre i danni causati dal fumo, non ha alternativa a quella di rendere l’accesso ai prodotti per lo svapo più facile.
E non più difficile”.
Un discorso assolutamente lineare quello di Landl.
Ma che, con tutta evidenza, il Governo teutonico, e non solo esso, non riesce a cogliere.
“I prezzi delle sigarette elettroniche – così Landl – causa l’aumento delle accise, aumenteranno sensibilmente in capo all’acquirente finale.
Le sigarette classiche avranno un costo ancor più basso rispetto alle e-cig e questo disincentiverà ulteriormente il fumatore dall’abbandonare il vizio tabagista.
E’ chiaro come chi deve fare il sacrificio di “disintossicarsi” dal fumo, che è comunque un sacrificio fisico e che pretende, in quanto tale, un grande impegno, deve assolutamente trovare argomenti per transitare allo svapo.
E l’argomento economico sarebbe decisamente importante in tal senso: in Germania, invece, piuttosto che un discorso premiale se ne fa uno che penalizza l’aspirante ex fumatore”.
Ma vi è anche un altro dato che preoccupa l’esponente in questione.
Ed è quello relativo a coloro i quali sono svapatori o che, ancora, sono in una fase “ibrida” di transizione.
UN RISCHIO PER DUE MILIONI DI SVAPATORI
“Praticamente tutti gli svapatori tedeschi – analizza il vertice WVA – sono ex fumatori. Siamo certi che una certa percentuale di essi non possa, per un discorso di non convenienza economica, essere tentato a fare ritorno al fumo?”
Un interrogativo sicuramente appropriato quello di Landl che denuncia la leggerezza delle scelte intraprese dall’Esecutivo tedesco che, di fatto, sta facendo dello svapo una pratica di lusso.
“La Germania – incalza l’attivista – dovrebbe seguire l’esempio di Paesi quali Regno Unito, Francia e Canada che stanno investendo sulle politiche del vaping.
Invece, si è avviata una vera e propria guerra ai vapori che potrebbe avere una ricaduta su fino a due milioni di vapers, con effetti che potrebbero essere fatali sulla salute pubblica”.
In realtà, gli aumenti riguarderanno il tabacco prioritariamente e saranno estesi anche agli e-liquid ma con aumenti che, proporzionalmente, saranno più tosti in capo a questi ultimi che non sulle sigarette.
Le nuove previsioni entreranno in vigore tra un anno, esattamente con decorrenza 1 Luglio 2022.
Dal 2022 fino al 2023, i prodotti contenenti nicotina saranno tassati a 0,02 euro per milligrammo di alcaloidi di nicotina; quindi a 0,04 euro per milligrammo nel 2024 con ulteriori plus calendarizzati già per il 2025 e 2026.
Da qui a cinque anni, quindi, la sigaretta elettronica, in versione “deutch”, sarà una vera e propria stangatina
- Scritto da Arcangelo Bove