Un mese senza tabacco.
Per lanciare un messaggio di sensibilizzazione in chiave anti-fumo.
Sbarca in Belgio una iniziativa che ha già suoi precedenti in Francia ed in Inghilterra, Paese, quest’ultimo, ove va annualmente in scena l’annuale V-April.
“Un mese senza tabacco”, appunto, la denominazione dell’iniziativa belga che si andrà ad avvalere dell’aiuto dell’ “Associazione dei sindacati dei farmacisti”.
Farmacisti in prima linea, quindi, protagonisti della trenta giorni pensata, come spiegano i promotori, per “invertire una tendenza all’aumento del fumo e, ovviamente, per proporre soluzioni che possano essere d’aiuto nella fase di cessazione del fumo”.
Una Nazione, quella belga, che conta circa due milioni di fumatori e circa 250.000 utenti di prodotti alternativi.
La farmacia diventerà il primo avamposto nella battaglia per dire no alla sigaretta, sfruttandosi la capillarizzazione sul territorio delle strutture.
I cittadini che lo vorranno, in particolare, si potranno recare presso le farmacie aderenti – praticamente la quasi totalità di quelle che formano la rete – e potranno eseguire, quale primo approccio, gratuitamente il test di Fargerström: si tratta di uno dei questionari maggiormente adoperati su scala internazionale per valutare la dipendenza dalla nicotina e avviare una dialettica tra il “paziente” ed il farmacista.
IL RUOLO STRATEGICO DEL FARMACISTA
A seconda del risultato del test, quindi, il professionista potrà indirizzare la persona verso una determinata soluzione in chiave di “smoking cessation”.
Con il farmacista che, quindi, va a vestire la casacca di supervisore nella cessazione del fumo.
“In qualità di professionisti sanitari accessibili e affidabili, i farmacisti hanno un ruolo da svolgere, sia nel motivare i loro pazienti a smettere di fumare sia nel sostenere questa astinenza”
Così ha commentato Anne Roussille, Coordinatore dell’associazione dei Sindacati dei Farmacisti, nel commentare le attività di “Un mese senza tabacco”.
“I farmacisti – ha concluso la stessa – grazie alla loro competenza e grazie alla loro strutturazione sul territorio, possono svolgere un ruolo assolutamente cruciale nella lotta al fumo”.
- Scritto da Arcangelo Bove