“Per chi non riesce a smettere di fumare da solo, passare a prodotti senza combustione permette di ridurre i danni fumo correlati.
Anni di ricerche scientifiche hanno dimostrato che per alcuni soggetti affetti da particolari patologie (come diabete, ipertensione, obesità e schizofrenia) passare a strumenti a rischio ridotto consente di ridurre enormemente i danni legati all’abitudine al fumo di sigaretta convenzionale”.
Così Riccardo Polosa, fondatore del Coehar – Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo.
Il ricercatore è intervenuto per lanciare l’appuntamento che si svilupperà domani, Lunedi 3 Maggio, per iniziativa del Coehar, in occasione del “World No Tobacco Day”.
“Covid e Fumo: strategie innovative per ridurre i danni correlati al fumo” la intitolazione del convegno che sarà rivolto ad un ampio pubblico per parlare di Riduzione del danno da fumo.
Il convegno, che si terrà in presenza dall’aula Caast, edificio 8 del Policlinico “Rodolico-San Marco” di Catania, sarà trasmesso anche in diretta streaming dai canali social della Lega italiana anti fumo e del CoEHAR.
Un momento di riflessione che sarà occasione anche per presentare i risultati dei progetti di ricerca che il riferimento siciliano sta conducendo in ambito internazionale.
Riferimento che, nato in senso al Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università degli Studi di Catania su iniziativa del già menzionato Polosa, è oggi il centro di ricerca più produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata alle sigarette elettroniche.
MINOR DANNO, ITALIA ANCORA TROPPO IN RITARDO
Con più di 80 iscritti tra docenti ed esperti del settore, il Centro si avvale della collaborazione scientifica di più di cento ricercatori in tutto il mondo.
Un network internazionale che, come commenta il suo fondatore, “ha dato a Catania il volto di capitale mondiale della ricerca antifumo“.
Quanto ai contenuti dell’evento, vi prenderanno parte anche il giornalista de “Le Iene”, Matteo Viviani, che intervisterà Polosa.
Ad aprire i lavori sarà il sindaco della Città Metropolitana di Catania, Salvo Pogliese.
Quindi prenderanno parola il Delegato del Rettore al Coordinamento della Terza Missione, Alessia Tricomi; il Direttore generale dell’Aou Policlinico “Rodolico-San Marco”, Gaetano Sirna; il Direttore CoEHAR, Giovanni Li Volti, ed il Presidente Liaf, Ezio Campagna.
Con loro anche il presidente Unicef Italia, Carmela Pace.
Secondo i dati Istat, per il resto, in Italia – nonostante la diffusione capillare di numerosi Centri antifumo e la possibilità di usufruire di consulenze gratuite da parte di esperti e psicologi comportamentali – ci sono ancora 10 milioni di fumatori abituali e più di 90.000 morti ogni anno per malattie fumo correlate.
“L’Italia – commentano dal Coehar – resta ancora parecchio indietro rispetto a Paesi come la Gran Bretagna, dove la promozione di strumenti alternativi al fumo (come le sigarette elettroniche) passa direttamente attraverso il sistema sanitario nazionale.
La scarsa informazione da parte dei legislatori, i dati scientifici spesso prodotti e diffusi senza seguire standard di riferimento e i pregiudizi nei confronti dei produttori rallentano la possibilità di offrire alternative meno rischiose ai fumatori italiani che non riescono a smettere”.
- Scritto da Italo Di Dio