Fabio Beatrice per ristabilire la verità in tema di svapo.
“Ambito” scomodo per alcuni grandi interessi e, per questo, oggetto di attacchi più o meno infondati e gratuiti.
Passino pure le “fake” che circolano sui social, il problema sorge prepotente nel momento in cui la campagna di chiara disinformazione viene da ambiti istituzionali di livello mondiale.
E, al riguardo, ronzeranno le orecchie agli analisti dello Scheer e quant’altri che, all’insegna del faccio di tutt’erba un fascio, si ostinano ad asserire che fumo e svapo, sigarette classiche e sigarette elettroniche siano, sostanzialmente, la medesima cosa in fatto di effetti sulla salute dell’uomo.
“Sostenere che utilizzare la sigaretta elettronica o il riscaldatore di tabacco equivalga a fumare le sigarette tradizionali è improprio”.
Così Fabio Beatrice, Direttore del Centro antifumo del San Giovanni Bosco di Torino, attraverso le colonne de “ilgazzettino.it”
“Con questi strumenti, infatti – ha proseguito il teorico del minor danno – si abbatte drammaticamente il livello di monossido di carbonio, che è espressione diretta della tossicità da combustione.
“MIGLIORANO RESPIRAZIONE ED AUTOSTIMA”
Che poi non si risolva la dipendenza è un altro discorso.
Le sue conseguenze, come le sue motivazioni, sono assai diverse.
Una parte dei problemi potrebbe essere sicuramente affrontata dopo la scelta che permette la riduzione del rischio”.
“Il fumo digitale – ancora Beatrice nell’interloquire con la medesima testata, la principale di Venezia e la prima per diffusione nel Triveneto – dà una possibilità alle persone che non riescono a smettere.
Tutti coloro, come me, che operano nei centri antifumo, possono utilizzare questa finestra di cambio di comportamento per aiutare le persone a fare una svolta.
Questo cambio regala, in tempi molto brevi, una migliore respirazione cancellando tosse e altri fastidi oltre a una maggiore autostima.
Visto che si è stati capaci di agire, di uscire dal blocco delle proprie fragilità”
Una parte della scienza, purtroppo ancora troppo esigua, che cerca di ristabilire equilibrio nella comunicazione scientifica.
- Scritto da Arcangelo Bove