Il Piano europeo anti cancro giunge all’attenzione dei Ministri della Salute dei vari Stati membri.
Ieri, infatti, 16 Marzo 2021, la Commissione europea ha sottoposto la bozza del documento alla valutazione dei vari referenti nazionali al fine di intavolare una complessiva discussione sull’approvando Piano.
Un Piano che, come già esposto, è estremamente penalizzante per il settore svapo.
Basti pensare, a titolo del tutto esemplare, all’intenzione di vietare la vendita di liquidi aromatizzati, con contraccolpi che sarebbero devastanti in tema di salute pubblica.
Negli scorsi giorni, in parallelo, Michael Landl, Direttore della World Vapers Association, ha scritto anch’egli ai medesimi Ministri degli Stati Ue, rappresentando i rischi insiti nel Piano, qualora effettivamente approvato nelle sedi del Parlamento di Bruxelles, chiedendo ai vari esponenti dei Governi di boicottare l’approvazione del documento nella forma in cui si trova.
“AVETE UN’INCREDIBILE RESPONSABILITA'”
“Cari Ministri della Salute – esordisce la missiva – avete un’incredibile responsabilità nei confronti dei malati di cancro e dei cittadini europei.
Riteniamo che questo Piano non consideri adeguatamente i tumori legati al tabacco e al fumo dal momento che esso chiude la porta ai fumatori che cercano di smettere di fumare attraverso l’uso di nuovi prodotti del tabacco, quali lo svapo.
E’ un Piano che sceglie l’astensionismo piuttosto che la riduzione del danno”.
“Il Piano contro il cancro, come formulato dalla Commissione, suggerisce di tassare lo svapo allo stesso modo del tabacco, vietando, inoltre, lo svapo negli spazi pubblici e trattando i prodotti e gli aromi dello svapo allo stesso modo del tabacco.
Questa è una politica pericolosa”.
Gli studi condotti, ricorda Landl, dimostrano come i vapers abbiano il doppio delle probabilità di smettere di fumare in modo permanente rispetto a coloro i quali fanno uso di cerotti o di gomme alla nicotina.
Ed ulteriori prove scientifiche sostengono come gli utilizzatori di sigarette elettroniche siano esposti ad un rischio cancro che è pari allo 0,4% percentuale di quello gravante sui fumatori dei fumatori.
“SENZA LO SVAPO LOTTA AL CANCRO COMPROMESSA”
“Mettendo al bando questi dispositivi – incalza Landl – la Commissione ignora la condizione di centinaia di migliaia di vapers in tutta Europa.
Questo porterà a un aumento dei tassi di fumo e frenerà qualsiasi progresso compiuto verso una società senza cancro”.
Quindi l’appello del vertice della World Vapers Association
“Esortiamo a respingere l’attuale versione del Piano della Commissione europea.
Diversamente si avrebbero conseguenze catastrofiche per la salute pubblica laddove, invece, una migliore regolamentazione delle sigarette elettroniche potrebbe salvare la vita di quasi 20 milioni di persone nell’Ue.
Opponetevi a questa versione del Piano e promuovete la riduzione del danno e lo svapo come parte del Piano per combattere il cancro”.
Estendere all’Ue quell’approccio che già sta producendo significativi riscontri nel Regno Unito, in Francia, Canada e Nuova Zelanda.
“Senza lo svapo – la chiusura – la lotta al cancro indotto dal fumo fallirà”.
- Scritto da Arcangelo Bove