Chi si attendeva importantissimi “news” dalla web riunione, promossa nella giornata odierna dall’Agenzia Dogane e Monopoli, è restato, sicuramente, poco entusiasta.
Dalla presentazione della giornata, infatti, poteva desumersi che i vertici Aams avrebbero fornito importanti anticipazioni rispetto alle novità prossime ad essere immesse nel settore, in termini di adempimenti, connesse alla approvata legge di Bilancio.
Invece, fondamentalmente, si sono ribadite cose già note.
Soprattutto, però, gli interventi dei vari relatori, che pure hanno sollevato questioni di importante significato, non hanno ricevuto da Adm immediata risposta.
Ma sono state semplicemente raccolte senza trovare quel riscontro immediato che ci si attendeva.
Una platea alquanto ricca quella che ha ruotato “virtualmente” attorno al tavolo di Minenna.
Tra gli altri Anafe, Lorenzo Guaragna, Antonella Panuzzo (Uniecig), Flavio Fedele, Paolo Foglia – che ha chiesto se i contrassegni fossero obbligatori anche per il suo Paese, San Marino.
Ma anche Andrea Tema che ha osservato come il nuovo assetto possa far perdere fatturato alle aziende produttrici di liquidi “finiti” dal momento che il consumatore sarà portato a sportarsi su scomposti e concentrati, non essendo stati questi oggetto di plus fiscale.
Anche rappresentanti di grosse produzioni, quali Bat, Philip Morris, Imperial Tobacco a fornire il rispettivo contributo, nonché di varie Sigle (Federazione italiana Tabaccai e Unasweb dettasi favorevole, quest’ultima, tramite Antonio Esposito, “a ogni iniziativa volta alla riduzione drastica del contrabbando dei liquidi di inalazione”.
MOLTE RICHIESTE SU TEMPI SMALTIMENTO MAGAZZINO
Ma non sono mancati appunti forti.
Come quelli di Vito Civello, imprenditore del settore vaping, che ha chiaramente e fortemente manifestato perplessità rispetto all’aumento della tassazione su dispositivi che, invece, possono aiutare nella lotta al tabagismo.
O come quello di “E cig intelligence” che si è detto perplesso rispetto alla reale efficacia delle fascette in ottica di contrasto ai traffici paralleli.
Un po’ quello che aveva manifestato Arcangelo Bove in occasione del recente momento sviluppatosi presso la Direzione Tabacchi, in quel contesto osservando questi come una reale attività di contrasto al fenomeno contrabbando potesse risiedere, piuttosto, nella digitalizzazione e nella informatizzazione dei movimenti dei prodotti, dal produttore al negoziante finale passando per i depositi.
Ma tant’è.
Fondamentalmente, tornando ai fatti di questa mattina, tutti gli attori hanno espresso favore rispetto alla adozione di misure che possano contrastare il nero sebbene invocandosi certezze rispetto alla durata del periodo cuscinetto, utile per lo smaltimento del magazzino ancora non dotato di bollini, auspicando che siffatto periodo possa essere congruo.
Ma, per chiudere il cerchio, ora servono anche risposte.
Tavoli unilaterali, di solo ascolto e non di vera interfaccia, che lasciano il tempo che trovano.
La base sta indicando, non da oggi, apprezzamenti ma anche dubbi e perplessità.
Come risponderà Aams?
E, soprattutto, quando?
- Scritto da Arcangelo Bove