Unasweb ha preso parte nella mattinata odierna alla tavola rotonda virtuale promossa dalla Direzione Tabacchi della Agenzia Dogane e Monopoli.
Le varie associazioni di categoria della sigaretta elettronica invitate a confrontarsi all’indomani della approvazione della legge di Bilancio ed in vista della adozione degli adempimenti consequenziali.
Coordinati dalla Dirigente Vincenza Iannelli, sono tra gli altri intervenuti – oltre al Presidente Unasweb, Arcangelo Bove – anche Umberto Roccatti (Anafe), Carmine Canino (Anpvu) ed Antonella Panuzzo (Uniecig)
Da Unasweb sono venute, attraverso la articolata relazione del Presidente Bove, proposte volte alla eradicazione del problema del contrabbando, grande piaga che attanaglia il settore.
In primis, Bove ha esordito con una disamina relativa alla normativa vigente.
Dalla norma che fa esplicito divieto di vendite a distanza transfrontaliere di prodotti del tabacco ai consumatori che acquistano sul territorio dello Stato; a quella che inibisce, con l’oscuramento, i domini non autorizzati che offrono prodotti liquidi da inalazione ai consumatori italiani per finire con l’ulteriore che stabilisce come le vendite dei liquidi da inalazione siano consentite attraverso rivendite autorizzate che abbiano pagato preventivamente l’imposta di consumo.
LA PIAGA DEL CONTRABBANDO
“Il contrabbando nel nostro settore – ha esposto, quindi, il Presidente Unas al tavolo – viene perpetrato attraverso varie modalità.
Tramite l’acquisto, ad esempio, da parte di consumatori privati, su siti web, quasi sempre transfrontalieri.
Si tratta di spedizioni contenenti prodotti liquidi da inalazione che vengono poi consegnate sul territorio nazionale, con ciò evadendo ogni tipo di imposta dovuta all’erario, configurando il reato di contrabbando e di evasione fiscale ma anche una evidente concorrenza sleale verso tutti gli operatori di settore.
Ebbene, rispetto a queste fattispecie, norme e relative sanzioni sono già esistenti, pertanto ci permettiamo di suggerire all’Agenzia delle Dogane di destinare un numero adeguato di personale a questi controlli.
Sarebbe, inoltre, opportuno informare i corrieri nazionali dell’esistenza di tale norma, quella che vieta, appunto, la vendita a distanza transfrontaliera dei prodotti del tabacco ai consumatori che acquistano sul territorio dello Stato.
Tale norma non consente a chi rivende liquidi da inalazione on line di risiedere fuori dal territorio nazionale.
A tal proposito, si suggerisce – ha insistito l’imprenditore sannita – come i corrieri dovrebbero aggiornare i loro termini contrattuali, adeguandoli alla normativa vigente, inserendo il divieto di accettare spedizioni contenenti liquidi da inalazione non provenienti da deposito fiscale.
Altra modalità attraverso la quale si perpetra il contrabbando – ancora lo stesso – è quella che si sostanzia nella vendita, tramite rappresentanti di grossisti e/o produttori, a negozianti compiacenti o nelle vendite, tramite corriere, da parte di produttori e depositi a negozi compiacenti.
A nostro parere, per evitare che continui la condotta criminosa in oggetto, andrebbe modificato il sistema attuale di gestione di bolle di carico, scarico e registro.
Allo scopo, suggeriamo lo sviluppo di un apposito software che consenta il carico e lo scarico in modo telematico ed in tempo reale.
Attualmente il registro e le bolle di carico vengono elaborati non in modo univoco tra gli operatori di settore ed, in più, non vige l’obbligo di conservarlo in formato telematico.
Vi assicuriamo che, in caso di conservazione del registro in formato cartaceo, l’accertamento da parte degli Organi di controllo richiederebbe anni e non potrebbe essere svolto in maniera agevole.
La nostra proposta, per ovviare a situazioni come quella appena citata, – ha precisato Bove – è quella di rendere il carico e lo scarico telematici ed univoci.
Ciò consentirebbe all’Agenzia delle Dogane di poter disporre delle informazioni di un determinato magazzino in tempo reale per ogni deposito fiscale.
Inoltre, attuando tale sistema, potremmo avere la tracciabilità di ogni singolo Pli, sempre in tempo reale, fin quando questo non verrà ceduto al consumatore finale”.
CARICO E SCARICO, URGE RIVISITAZIONE
Un sistema, un software che il Presidente Unasweb ha pure rappresentato nella sua possibile strutturazione.
“Il carico e lo scarico sarebbero elaborati tramite file univoco preventivamente predisposto dall’Agenzia delle Dogane – ha proposto il fondatore di Svapoweb –
Tale file verrà inserito sulla piattaforma che Aams predisporrà.
Premesso come le rivendite autorizzate potranno acquistare Pli solo da depositi fiscali e premesso, ancora, come nello scarico verrà inserita anche la denominazione nonché la partita iva della rivendita che ha acquistato il Pli, il software consentirebbe la tracciabilità del prodotto e consentirebbe di conoscere la quantità di Pli immagazzinata da ogni rivendita in tempo reale.
Per completare il tutto ed avere un registro anche di scarico delle rivendite autorizzate, si necessiterebbe di una integrazione alle casse.
Le casse delle rivendite dovranno essere collegate in modo telematico all’Agenzia delle Entrate: basterebbe che le rivendite autorizzate specificassero direttamente sullo scontrino il codice Pli del prodotto venduto.
Collegando la cassa della rivendita alla piattaforma di Aams, alla chiusura periodica ci sarebbe lo scarico dei Pli venduti.
È importante in questo momento socio economico particolare che il costo dell’implementazione software non gravi sulle partite iva e, pertanto, si potrebbe consentire la detrazione del 100% di tale costo direttamente come credito di imposta.
Per completare il tutto e rendere la vita difficile a contrabbandieri ed evasori sarebbe opportuno, per una maggiore tracciabilità dei Pli, inserire le fascette (da voi denominate contrassegni).
Proponiamo di consentire la stampa degli appositi contrassegni da applicare sui Pli direttamente al momento dello scarico sulla piattaforma Aams.
Tali contrassegni riporteranno un codice univoco che accompagnerà il prodotto in ogni fase di scarico e carico.
Si avrà così la tracciabilità di ogni singolo Pli.
Il contrassegno è uno strumento che, opportunamente utilizzato, può debellare l’evasione ed il contrabbando nel nostro settore.
Dobbiamo sfruttarlo nel miglior modo possibile.
Ma ricordiamoci che si presenta come altrettanto importante la tutela delle rivendite e, scusandomi per la ripetitività, urge contrastare il contrabbando e la concorrenza sleale.
Se si applicassero le automazioni da noi proposte, l’Agenzia delle Dogane potrebbe pensare di prelevare direttamente dai conto correnti l’imposta dovuta ad ogni “quindicina” in quanto il nuovo sistema aggiornerebbe in tempo reale l’Agenzia delle Dogane medesima sulle cessioni da effettuare.
Se riuscissimo ad attuare il tutto, potremmo recuperare diversi milioni di accisa ad oggi evasa e potremmo in futuro riconsiderare al ribasso l’imposta di consumo attualmente gravante sui Pli”.
BOVE “RIVENDICHIAMO LEGALITA'”
“Abbiamo presentato – ha concluso Bove – il nostro contributo con la massima modestia ma, allo stesso tempo, con la consapevolezza di chi da anni opera nel settore e lo fa guardando al pieno e costante rispetto delle regole.
Abbiamo più volte denunciato comportamenti illeciti, abbiamo più volte segnalato ad Aams, con atti ufficiali, l’esistenza di siti pirata che continuano imperterriti, nonostante tutto, ad operare.
Chiediamo ed abbiamo posto, a tutela della predominante parte sana del settore, una rivendicazione di legalità”.
Per il resto, da Roccatti si è auspicato di poter godere di congruo tempo – nove se non dodici mesi – per poter smaltire i prodotti in magazzino non ancora dotati di fascette; Canino, ancora, ha pure egli fatto voti verso una stretta sui siti illegali mentre, invece, la vertice Uniecig ha incentrato la personale riflessione sulla questione prevalenze e, nel dettaglio, sulla necessità di poter darsi indicazioni omogenee ed univoche.
Da Aams si è garantita, fondamentalmente, la valutazione delle proposte ricevute.
- Scritto da Italo Di Dio