Le sigarette spariranno dagli scaffali dei supermercati olandesi.
E’ questa una misura prossima ad essere adottata nella Nazione dei tulipani.
Cosa che può risultare assolutamente atipica in Italia – dove, di fatto, le sigarette si rinvengono esclusivamente nelle rivendita di tabacchi – in Olanda, invece, quella di avere le “bionde” negli scaffali dei particolari punti vendita è prassi consolidata.
Tant’è vero che in questa tipologia di attività commerciale si vende circa il 55% delle sigarette circolanti nel mercato olandese.
Vale a dire, traducendo in soldoni, significa che verrebbero meno 6.000 dei complessivi 11.000 punti dove è possibile l’acquisto. Un po’, per dire, come se, per combattere l’alcolismo, si chiudessero enoteche, bar e birrerie.
Ebbene, l’obiettivo del Governo “orange” è quello di “tagliare” quello che è uno dei principali canali di approvvigionamento per il fumatore: una misura che si inserisce nel più ampio programma di contrasto al fenomeno della dipendenza dal tabagismo.
Non a caso, i governatori dei Paesi Bassi hanno messo anche mano alla tasca del fumatore: nell’ultimo anno, infatti, è stata stangatina con un aumento medio dei costi dei pacchetti quantificabile nella misura di circa il 20 percentuale.
L’obiettivo finale è quello di innalzare il costo di ciascun pacchetto, sempre in senso di tariffa media, a circa 10 euro.
E sempre in tale ottica è stata già disposta la disattivazione, con decorrenza 2022, di tutti i distributori automatici di sigarette.
Una stretta di quelle “toste”, per intendersi, “figlia” dell’esame di numeri che non sono “felici” per quel che riguarda la morbilità e la mortalità fumo-connesse.
OGNI ANNO MUOIONO 20.000 OLANDESI PER FUMO
“Tutte le Istituzioni e le organizzazioni – ha commentato il Segretario di Stato Blokhuis – stanno lavorando molto duramente per rendere più difficile iniziare a fumare e smettere più facilmente. Ciò è urgente dal momento che nel nostro Paese muoiono ancora 20.000 persone ogni anno a causa del fumo. E circa 75 bambini iniziano a fumare ogni giorno”.
Ma la politica restrittiva degli olandesi si estende anche al settore delle sigarette elettroniche.
La scorsa estate, in particolare, l’Esecutivo “orange” ha fatto esplicito divieto di fare commercio di liquidi dagli aromi fruttati e caramellati lasciando sugli scaffali solo quelli al gusto base di tabacco. Il motivo di tale restrizione? Lo stesso che ha spinto anche altrove ad adottare analoghe politiche. Secondo gli esperti dei Paesi Bassi, cioè, i liquidi con tali fragranze sarebbero responsabili di “iniziare” le persone allo svapo.
Sfugge, però, ai politici olandesi – o si lasciano volutamente sfuggire – che tali “gusti”, piuttosto, cono un ottimo argomento per quanti vogliano intraprendere un discorso di “smoking cessation”
- Scritto da Italo Di Dio