I danni prodotti dal fumo passivo si riversano sui bambini.
A confermare il dato una nuova ricerca pubblicata lo scorso mese di Ottobre su “Pediatric Research”.
“Esposizione al fumo di tabacco infantile e modelli di utilizzo delle risorse sanitarie” l’intitolazione dell’approfondimento che, nelle relative conclusioni, desterà più di qualche scrupolo a quei genitori che, ancora oggi, si ostinano a fumare beatamente in presenza dei figlioli.
Ebbene, l’indagine ha accertato come i piccoli esposti al fumo passivo presentino tassi di ricoveri ospedalieri maggiori rispetto ai pari età che non lo sono.
Ad essere preso in esame un campione formato da 380 bambini “esposti” al fumo di un convivente e da ulteriori 1.140 piccoli che, nella loro quotidianità, si trovano, invece, in un ambiente protetto dalla sigarette.
Ebbene, le conclusioni hanno stabilito come i bambini del primo gruppo avessero 24 volte maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale rispetto ai bambini rientranti nell’altra categoria.
“Sappiamo che l’esposizione al fumo passivo – ha fatto presente l’autore principale dello studio, Ashley Merianos, professore associato nella School of Human Services della UC – è correlata a una sostanziale morbilità nei bambini”.
La ricerca, inoltre, ha anche indicato come nei bambini del gruppo cosiddetto esposto si assistesse, in caso di ricovero, ad una incidenza quasi otto volte maggiore di essere sottoposti a procedure quali aspirazione nasale o somministrazione di steroidi.
Considerando, poi, una fascia ancora più ristretta data da bambini che soffrono di asma, si sono palesate probabilità ancora più importanti (fino a 27 volte) rispetto alla necessità di essere curati con steroidi durante la permanenza in ospedale e di oltre 15 rispetto a quella di ricevere albuterolo, ovvero un broncodilatatore usato per trattare gli attacchi di asma.
I frutti della ricerca, laddove non arrivasse il buon senso, provano tutti i rischi legati al fumo passivo a discapito dei più piccoli.
“Si deve sensibilizzare – concludono gli autori della ricerca – rispetto alla promozione di condotte salute che siano appropriate, non sottovalutando i pericoli insiti nel fumo passivo, in ispecie quando questi possano andare ad abbattersi su fasce deboli della popolazione quale quella data dai bambini”.
- Scritto da Arcangelo Bove