L’Organizzazione mondiale della Sanità continua a sventolare la bandiera anti-svapo. Ultras al contrario, contrari a prescindere.
Sul sito web del massimo Organismo sanitario mondiale, nella sezione “tabacco”, si apprezza una recensione sulle sigarette con una parentesi, in appendice, riservata anche a quelle elettroniche.
Detto dei danni prodotti dal fumo “classico” – che, come ricorda la stessa Oms, determina 8 milioni di decessi/anno su scala mondiale – l’Oms boccia, però, anche i dispositivi elettronici.
Gli stessi, infatti, sono definiti come “dannosi per la salute e senza dubbio non sicuri”.
Requisitoria, processo e condanna senza appello. Una cecità palese e chiara, una visione assolutamente parziale che volutamente prende in considerazione solo alcuni studi di “parte” e ignora altri, assolutamente qualificati, che, invece, indicavano nella sigaretta elettronica non certamente la cura per tutti i mali ma, sicuramente, una opzione estremamente meno dannosa rispetto alle sigarette “classiche”.
A fronte della visione Oms, di totale ostruzionismo, si contrappone quella dell’Airc – Associazione italiana ricerca sul cancro. Sicuramente più veritiera, equilibrata.
E, soprattutto, “aperta” al discorso del minor danno.
AIRC “E-CIG, RIDUZIONE DANNO SIGNIFICATIVA”
Nella propria sezione del sito dedicata alla sigaretta elettronica, Airc ammette come essa possa “essere utile per controllare la dipendenza da nicotina dei fumatori”. Questo “perché permette di evitare il catrame e i molti gas tossici contenuti nel fumo di pipa, sigari e sigarette, esponendo a rischi più limitati”.
“Nel complesso – e qui si viene ad un passaggio determinante – nonostante la necessità di ulteriori studi, è oggi ampio il consenso sul fatto che in confronto al consumo tradizionale di prodotti del tabacco le sigarette elettroniche assicurano una riduzione del danno significativa per il fumatore e per chi gli vive accanto (non sembrano esserci effetti analoghi a quelli del fumo passivo).
Per quanto riguarda i fumatori – annotano dall’Airc – la sigaretta elettronica può rappresentare un’efficace misura per la riduzione del danno, anche se non è ancora del tutto chiaro se possa essere efficace anche rispetto agli altri metodi in uso per sconfiggere definitivamente la dipendenza dalla nicotina”.
Un lumicino di speranza quello che vive nell’Airc: la sua posizione “possibilista” rispetto allo svapo – se solo venisse valutata dalle Istituzioni nostrane – potrebbe aprire ad una prospettiva differente rispetto alla gestione del delicato incrocio fumo/svapo.
- Scritto da Arcangelo Bove