Lo Stato dell’Iowa aumenta a ventuno anni l’età minima per fare acquisto di tabacco e, in generale, di prodotti a base di nicotina.
È questo quanto disposto da norma “locale” che va ad allineare la previsione in questione alla già consolidata linea federale.
Una stretta importante, come detto, e che punta, come fanno presente i legislatori, a tutelare i più giovani dal fenomeno svapo.
Secondo i promotori della norma, infatti, la maggior parte dei consumatori di sigaretta elettronica si avvierebbe a tale pratica prima dei 18 anni.
Innalzare l’età minima, quindi, sempre a detta degli esperti dello Stato Usa, metterebbe a riparo una buona fetta di ragazzini dall’iniziarsi alla e-cig.
Anche perché, spiegano i medesimi, “dopo i 25 anni, c’è solo l’1% di possibilità che qualcuno inizi a usare il tabacco per la prima volta. Più tardi qualcuno inizierà a farne uso – è ulteriormente sottolineato – meno è probabile che esso diventi un consumatore assiduo di tabacco o di nicotina”.
La norma si prospetta, in ogni caso, come alquanto rigorosa e più ampia rispetto al semplice vietare la vendita.
“In base a questa legge – è precisato, infatti – sarebbe illegale vendere o fornire il tabacco coperto o i prodotti alla nicotina a chiunque abbia meno di 21anni” ma anche, da parte di chi ha meno di 21 anni, “averne possesso”.
Una rigidità che, a dirla tutta, la si ritrova, nella sua chiusura alla sigaretta elettronica, solo nei più ostinati tra i Paesi asiatici.
MOLTISSIMI I GIOVANI SVAPATORI
“La pratica dello svapo – ulteriore inciso – è salita alle stelle, per quel che riguarda i consumi, tra i nostri giovani. Questa legge rappresenta davvero un passo avanti nel tentativo di arginare il fenomeno delle sigarette elettroniche nella fascia dei teenagers”
Al di là di quanto previsto dalla norma, tuttavia, vi è un altro aspetto problematico da affrontare e da gestire. Ed è quello che riguarda il fenomeno del contrabbando.
La storia americana insegna, infatti,
come il proibizionismo abbia sempre sortito effetti contrari ed opposti rispetto a quelli per il quale erano state promosse le politiche restrittive.
Limitare l’accesso alle sigarette elettroniche potrebbe rischiare di riversare nel contrabbando una mole significativa di utenza con tutte le conseguenze immaginabili in fatto di sicurezza e rischio per la pubblica salute.
- Scritto da Arcangelo Bove