Il fumo rappresenta un pericolo per la salute pubblica. Specie in questo momento di particolare contingenza da Coronavirus.
Per queste motivazioni, lo stesso andrebbe vietato anche in contesti pubblici all’aperto.
E’ questo il senso di una istanza presentata dal Codacons all’attenzione delle Giunte regionali nonché del Ministro della Salute, Roberto Speranza.
In pratica, l’associazione per i consumatori chiede alle varie Istituzioni che venga presa in considerazione la possibilità di vietare il fumo di sigarette anche in determinati contesti che non rientrino tra le previsioni della legge Sirchia.
La norma antifumo nazionale, come a tutti noto, prevede che la sigaretta sia vietata esclusivamente nei luoghi pubblici al chiuso non ponendosi, al di fuori di questa fattispecie, ulteriori limitazioni.
Da qualche mese, tuttavia, sta nascendo una spinta dal basso, dalle realtà locali al fine di estendere tale restrizioni anche ai contesti “open air”.
Si veda il caso delle spiagge – molte sono quelle nel panorama nazionale smoke-free – e di città che stanno vietando il fumo anche in spazi aperti dove si possano determinare assembramenti (vedi file presso pubblici uffici e fermate di autobus).
Iniziative che rispondono ad una esigenza di tutelare dal fumo passivo i non fumatori.
IL FUMO DI SIGARETTA COME POSSIBILE VEICOLO DI CONTAGIO
Dal Codacons, invece – e torniamo alla discussione attuale – emerge, nel chiedere applicazione di tale restrizione, anche un’altra esigenza.
Ovvero quella di tutelare le persone da un possibile contagio da Covid.
Il fumo di sigaretta, infatti, nel momento in cui viene sprigionato dall’utilizzatore, potrebbe liberare nell’ambiente particelle virali – nel caso in cui, ovviamente, l’utilizzatore stesso sia un Coronavirus+.
Questo perchè nel fumo medesimo è contenuta una certa componente di saliva, cosa che non si presenta, invece, nel vapore della sigaretta elettronica entro la quale, invece, la percentuale di saliva è irrisoria e, quindi, non significativa nell’ottica di un possibile contagio.
Dal Codacons, pertanto, la richiesta di intervenire vietando, quanto meno durante questo momento di pericolo epidemico, il fumo all’esterno di pubbliche attività – si pensino ai tavolini di un bar e di un ristorante.
Ma anche laddove, aria aperta, possa determinarsi una maggiore concentrazione di persone
- Scritto da Italo Di Dio