La prova costume è ormai alle spalle. E’ tempo di debutti sulle spiagge nostrane per lo “start” della stagione 2020 che, nonostante il Covid, vedrà ugualmente lidi e bagnasciuga consuetamente affollati.
Importante, quindi, per coloro i quali sono cultori della forma fisica, mettere in vetrina una linea che sia quanto più delle migliori.
Il nemico di tutti, ovviamente, il chiletto di troppo, specie se si è già abbondantemente superata la fase dell’adolescenza. E specie se, il lock down, tra pizze e poltrone, non è stato il migliore alleato di un fisico statuario.
Pancetta e cellulite in agguato, quindi, quest’ultima particolarmente temuta dal pubblico femminile. Ma se l’addome prominente e le maniglie dell’amore sono questione che si può affrontare con un pizzico di movimento in più – e con un pizzico di abbuffate in meno – per quanto riguarda, invece, l’odiosa cellulite, l’odiosa percezione di pelle a buccia d’arancia, l’approccio deve essere ancora più attento e radicale.
Tra le tante misure da adottare, a tal fine, vi è anche quella dell’astensione dal fumo di sigaretta.
IL FUMO DETERMINA VASOCOSTRIZIONE E RIDOTTA OSSIGENAZIONE
Ebbene sì, perché il fumo pare proprio essere uno dei principali fattori favorenti la cellulite. Il nesso di causalità è molto stretto: il fumo di sigaretta, infatti, produce vasocostrizione e, quindi, una minore ossigenazione del sangue, specie nelle zone periferiche del corpo.
A ciò si aggiunga, ancora, come il fumo di sigaretta sia una delle più feconde “fabbriche”, all’interno del nostro organismo, di radicali liberi, “sostanze” che determinano una più precoce decadenza, un più precoce invecchiamento delle cellule venose e della epidermide. Senza voler tener conto delle tossine che si vanno ad accumulare nelle arterie
Inoltre, il fumo è tra le principali cause nei meccanismi di formazione dei radicali liberi, sostanze che compromettono il benessere delle cellule del corpo, incluse quelle della pelle.
“Non esiste una causa singola che determina la formazione della cellulite – spiega il professore Antonino Di Pietro, Fondatore e Direttore scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita-Cutis – ma alcune cattive abitudini possono predisporre la formazione di questo inestetismo cutaneo.
Il fumo non causa la cellulite, ma può peggiorare i suoi inestetismi rendendola più visibile. Le donne che fumano molto avranno di conseguenza una buccia d’arancia più evidente e la cellulite si evolverà più velocemente nei propri stadi.
Il passaggio da cellulite allo stadio edematoso (quello iniziale) allo stadio sclerotico (quasi definitivo e difficile da eliminare) sarà più breve”.
GLI STESSI MECCANISMI FAVORISCONO ANCHE L’INSORGENZA DI RUGHE
Più o meno sempre per i medesimi meccanismi, anche le rughe possono trovare valido sponsor nel fumo
“Il fumo rende più evidente la cellulite, ma anche le rughe – commenta ancora Di Pietro – Fumando spesso si causa un invecchiamento precoce della pelle a livello globale, riducendo la capacità delle cellule cutanee di trattenere l’idratazione.
Un tessuto cutaneo idratato a fondo, si traduce con pelle più distesa e quindi meno rischio di rughe e pelle più tonica, meno sensibile allo sviluppo della cellulite.
La circolazione venosa risulta più affaticata e rallentata a causa del fumo e di conseguenza – la conclusione – le cellule faticano ad espellere i liquidi in eccesso causando la ritenzione idrica”.
- Scritto da Arcangelo Bove