L’Australia degli svapatori totalmente nel caos. E’ l’effetto del provvedimento che, con decorrenza 1 Luglio, proibirà anche l’importazione di sigarette elettroniche e di liquidi alla nicotina. E’ l’atto finale, probabilmente mortifero, per un settore che era già gravato dal pesante divieto interno di vendere i medesimi prodotti.
“Ovviamente è un colpo letale per lo svapo – così Coral Gartner, epidemiologo e Direttore del team di ricerca scientifica sulla Regolamentazione della nicotina e del tabacco presso l’Università del Queensland – Purtroppo si sta ignorando come migliaia di persone che stavano tentando di smettere di fumare con l’ausilio di tali dispositivi adesso, privi di un supporto, finiranno per tornare alle sigarette”.
Tornare alle sigarette, appunto. Incredibilmente, uno dei timori degli autori del provvedimento anti-svapo viveva proprio nel fatto che le sigarette elettroniche potessero fare da anticamera al fumo.
Ma, alla fine, il grande assist al fumo rischiano di darlo proprio gli autori di una norma che nel mondo occidentale ha nessun precedente.
Gli australiani, ovviamente quelli filo-svapo, stanno guardando con incredulità alle evoluzioni in questione. E lo fanno anche guardando agli esempi di Regno Unito e Nuova Zelanda, tanto per dirne alcune, dove l’istituzionalizzazione della sigaretta elettronica nei percorsi di smoking cessation sta producendo risultati significativi.
“Un documento datato 2019 – prosegue Gartner – fondato sui dati forniti dal “National Drug Strategy Household Survey” ha evidenziato come siano 97.000 gli svapatori del Paese dei canguri, il 38% dei quali, corrispondente a circa 37.000 persone, ex fumatori”.
E C’E’ CHI FA SCORTA “CONGELIAMO I LIQUIDI”
Il timore diffuso, come detto, è che una congrua fetta di queste persone possa ricadere nelle tentazioni delle bionde.
Intanto, quanti svapano sono nel disorientamento totale.
Alcuni stanno facendo incetta di liquidi per sigarette elettroniche, acquistandoli dall’Estero in una sorta di corsa contro il tempo rispetto al d-day del 1 luglio.
Non a caso, negli ultimi giorni, sui motori di ricerca della Nazione oceanica spicca la chiave “congelare liquidi per sigaretta elettronica”.
Tornando ai contenuti dei divieti, tuttavia, è anche da dire che i medici potranno importare, tramite corsie dedicate, liquidi per e-cig da fornire a pazienti che proveranno come lo svapo stia aiutando loro a smettere.
A quanto pare, però, le procedure appaiono essere molto farraginose e lunghe.
“Si rischia di perdere troppo tempo nello sviluppo dei carteggi – così Gary Chan del “Centro per la ricerca sull’abuso di sostanze giovanili” – e di restituire, nel frattempo, troppe persone tra le braccia del fumo. E’ un provvedimento che produrrà più danni che benefici”
- Scritto da Italo Di Dio