Il fumo protegge dal Covid: Ministero Salute “smonta” lo studio

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Ministeri della salute
Ministero della salute, Lo svapo in europa è sicuro

Il Ministero della Salute prende a picconate le fake o presunte tali francesi.
E chiarisce: le sigarette non possono far altro che nuocere alla salute. Per intendersi: non sono una “medicina” anti-Coronavirus.

La necessità di un intervento “riparatore” a causa della “solita” ed ormai nota ricerca condotta in Francia.
Una ricerca che – non chiamando, in alcun modo, in causa il mondo della sigaretta elettronica – aveva concluso come la nicotina e, quindi, il fumo di sigaretta (classica) contengano un elemento protettivo rispetto al contagio da Coronavirus e, inoltre, una sorta di barriera rispetto ad una evoluzione verso forme gravi nel caso di contagio.

Il Dicastero guidato dal Ministro Speranza, quindi, nella apposita sezione del sito istituita e dedicata all’emergenza epidemiologica, è dovuto scendere in campo per chiarire sul tema della relazione tra sigarette e Covid.
Interpretando quella che – basta un po’ sbirciare sui social – è divenuta convinzione di troppi, il Ministero simula di rispondere a questa ipotetica considerazione. Ovvero “Fumo da tanto, ma ormai è inutile smettere tanto non rischio più degli altri di ammalarmi di Covid-19”.
Rispetto a tale strampalato pensiero, gli esperti ministeriali precisano “Smettere di fumare è importante perché si guadagna salute subito e si ottengono molti benefici a lungo termine. Studi recenti hanno evidenziato nei fumatori un aumento di almeno tre volte del rischio di sviluppare polmonite severa da Covid-19 rispetto ai non fumatori. Il fumo facilita le infezioni respiratorie veicolando più volte al giorno nell’apparato respiratorio 7000 e più sostanze tossiche”.

DAL FUMO SOLO DANNI E COMPLICANZE

Nessun vantaggio, quindi – questo il senso del “parere” del team ministeriale – ma solo rischio di severe complicanze qualora si venisse malauguratamente a contatto col capriccioso Covid.
Le Istituzioni, quindi, si trovano costrette a rincorrere gli effetti nefasti determinati dalla ricerca francese. Che, con un tempismo e con una opportunità molto dubbi, hanno creato la “scusa” e l’ “alibi” in più di un “incallito” che “smettere” sia inutile sulla base della errata convinzione che fumare, anche ai tempi dell’epidemia, non peggiori più di tanto la situazione del singolo. Avendosi, anzi, un effetto benefico.
Come detto, “collaterali” dello studio d’Oltralpe dalla quale già diversi scienziati hanno preso le distanze.
Ma, oggigiorno, effetto della cassa di risonanza dei social, certe “voci”, una volta “decollate”, sono dure da riportare sulla terra. Specie quando si parla di tollerare vizi

- Scritto da Arcangelo Bove