Un servizio telefonico dedicato per fornire assistenza psicologica e gratuita al tempo del Covid. Tempo di dubbi, paure e smarrimenti. In campo, quindi, scendono i professionisti dell’ascolto e del dialogo.
La Liaf, Lega italiana antifumo, di concerto con il Coehar, Centro di Ricerca per la riduzione del danno da fumo dell’Università degli Studi di Catania, a promuovere l’iniziativa anche grazie al supporto tecnico ed alla collaborazione reso da Netith, azienda leader di mercato nella Costumer Experience. Dalle 8 alle 20 quanti avvertissero la necessità potranno contattare il numero: 0952292444.
“ATTUALE ISOLAMENTO NON AIUTA CHI VOLEVA SOTTRARSI ALLE DIPENDENZE”
A sovrintendere alla fase operativa del progetto specialisti dell’ateneo catanese, coordinati dal professore Santo Di Nuovo e dal professore Pasquale Caponnetto.
“Forte della decennale esperienza nella lotta al tabagismo – è sottolineato – Liaf intende offrire un servizio di assistenza specifico anche sui problemi legati alle più diffuse dipendenze. Lo stato di isolamento e la costante paura per la propria salute, non aiutano di certo coloro che, prima dello scoppio dell’epidemia di Coronavirus, avevano deciso di intraprendere un percorso virtuoso di uscita dal tabagismo o dall’abuso di alcol e droga”. “E’ importante controllare le dipendenze – ha fatto presente, invece, Di Nuovo – per evitare che flussi ancora più importanti di pazienti affetti da ulteriori patologie affollino i nostri ospedali già sovraccarichi e operanti al massimo delle proprie possibilità”.
“Fare rete – ha evidenziato, proseguendo, Riccardo Polosa – è la mission primaria del Centro di Eccellenza che sin dall’inizio delle sue attività ha creato un network internazionale di specialisti e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo che oggi, ancora più forti di prima, lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune: studiare e fornire soluzioni valide e sicure per ridurre il danno non solo da fumo ma anche in altri ambiti di salute pubblica”.
“Ci servono dati per trovare le risposte più efficaci a combattere questa epidemia su ogni fronte – commenta il presidente Liaf, Ezio Campagna – e per farlo noi stiamo mettendo insieme tutte le professionalità e i ricercatori che da anni ci sostengono”.
Non sono, queste, le uniche iniziative sposate dalla Lega italiana anti-fumo che, oltre ad aver promosso un e questionario teso a monitorare i cambiamenti degli stili di vita e delle abitudini al fumo e al vaping, ha lanciato una campagna di donazioni internazionale volta a raccogliere fondi per l’acquisto di dispositivi di protezione utili per le strutture ospedaliere che sono più in difficoltà.
- Scritto da Italo Di Dio