La sigaretta elettronica? Decisamente un’ottima strada da imboccare per quanti vogliano sottrarsi al vizio del fumo. Sono le conclusioni di una ricerca riportata, nei relativi contenuti, da “Cardioinfo“, testata di settore che funge da importante piattaforma di confronto per gli operatori del settore cardiologico. Molto eloquente, in tal senso, un articolo a firma di Vasilica Manole.
“Secondo una ricerca presentata al ACC.20/WCC Virtual le cosiddette e-cigarette potrebbero avere un ruolo per favorire la cessazione dal fumo”, viene spiegato. Il loro utilizzo – prosegue il passaggio – in aggiunta al counseling, è risultato associato a un successo maggiore rispetto counseling da solo”.
“Cardioinfo” spiega numeri e metodi dell’approfondimento condotto “Sono stati arruolati 376 partecipanti, tutti fumatori da almeno 35 anni, i quali hanno smesso di fumare il giorno precedente l’inizio dello studio. Il 91% dei soggetti aveva precedentemente provato a smettere di fumare senza riuscirci. Il campione di studio aveva una media di 53 anni.
Un terzo dei partecipanti potevano fumare le e-cig contenenti nicotina e un altro terzo quelle senza nicotina. Tutti i partecipanti hanno invece ricevuto 100 minuti di counseling nell’arco delle 12 settimane di follow up e i soggetti hanno dichiarato i progressi fatti nell’arco del trial tramite tre chiamate e due visite mediche.
I NUMERI DELLA RICERCA
Durante le visite i partecipanti sono stati sottoposti a un test per rilevare eventuali tracce di monossido di carbonio, al fine di verificare la veridicità di ciò che dichiaravano. I risultati hanno messo in evidenza come il gruppo con e-cig con nicotina sia stato quello che ha riportato il miglior tasso di successo nella percentuale di persone che hanno smesso di fumare (21,9%), seguito dal gruppo senza nicotina (17,3%) e infine dal gruppo sottoposto solo counseling (9,1%).
Un successo simile è stato registrato – prosegue l’analisi di Cardioinfo – anche per quanto riguarda coloro i quali avevano ridotto il numero di sigarette fumate giornalmente, diminuite di 13 nel gruppo e-cig con nicotina, 11 nel gruppo senza nicotina e 7 nel gruppo con solo counseling. I ricercatori continueranno a registrare dati fino a settembre 2020, per vedere se anche a un follow up di un anno è possibile riscontrare le stesse percentuali di successo registrate a breve termine”.
Cardioinfo riporta, quindi, le parole di Mark J. Eisenberg, responsabile della ricerca presentata al ACC.20/WCC Virtual. “Noi abbiamo un disperato bisogno di conoscere le percentuali di successo delle e-cig nel far smettere di fumare ma anche i loro effetti sulla salute delle persone”.
- Scritto da Italo Di Dio