In Svizzera resta stabile il numero dei fumatori. Ma cala fortemente quello dei grandi fumatori ovvero di coloro i quali sono soliti accendersi oltre 20 sigarette al giorno. Lo rivela approfondimento condotto dall’Ufficio federale di statistica elvetico.
La percentuale dei fumatori resta, come detto, pari al 27 mentre i super fumatori scendono dal 12% del 1992 al 6% del 2017, anno cui si riferisce la ricerca. Tale ultimo calo sarebbe da ascrivere ad un cambiamento nelle abitudini da parte di giovani e giovani adulti, in particolar modo riconducibili a fasce sociali più agiate. E la questione del ceto sociale sembra avere una stretta relazione, quanto meno in territorio elvetico, con la pratica del fumo.
“Dai dati registrati nel 2017 – evidenzia tvsvizzera.it – emerge come le persone con una minore istruzione comincino più spesso a fumare rispetto a chi possiede un titolo di studio più elevato (43% contro 27%) e riescano anche meno spesso a smettere. La divergenza si apprezza soprattutto nella quota di forti fumatori (15% contro 3%), divergenza che nel 1992 era meno marcata (18% a 13%)”.
A livello nazionale, ancora, i fumatori costituiscono il 27% della popolazione in una proporzione che è stabile dal 2007. Dopo un periodo in aumento tra il 1992 e il 1997 (dal 30 al 33%), la quota era tornata a scendere nel decennio successivo (28%) e da allora è rimasta più o meno invariata.
IL 61% DEI FUMATORI HA RESO NOTO DI VOLER SMETTERE
Ora vi è curiosità nell’attesa di prendere conoscenza dei dati relativi agli anni 2018 e 2019. Annualità che devono essere ancora sviscerate ed elaborate. Su questo biennio pesa il fattore sigaretta elettronica: da capire se ed in che modo grande la variante abbia influito sul mondo del fumo classico e tradizionale. Anche alla luce di come, nel 2017, il 61% di quanti erano stati intervistati, fumatori, aveva manifestato l’intenzione di smettere.
- Scritto da Arcangelo Bove