Lo capiscono anche i muli ma, mai come in questo caso, sembra proprio vero che non vi sia peggior sordo di chi non vuole sentire.
Un ulteriore approfondimento lo conferma: maggiori sono le restrizioni al settore vaping, maggiore è il numero di persone che si “consola” ritornando alle bionde. Quelle stesse dalle quali, magari, si erano sottratte proprio grazie alla stampella del fumo elettronico. Un teorema semplice-semplice ma che più di uno fa finta di non capire.
“La costante attenzione data ai limiti verso le elettroniche potrebbe riportare gli ex fumatori alle sigarette convenzionali – commentano dalla Lega italiana antifumo – In generale, negli Stati Uniti, sta diventando difficile acquistare qualsiasi tipo di sigaretta elettronica ed il risultato non sembra altro che l’aumento del numero dei fumatori”.
Gli Usa, non a caso, sono il contesto più problematico per il fumo elettronico. E’ li, infatti, che è nato il tormentone Evali. E’ li, inoltre, che si è scatenata la battaglia giudiziaria contro il fenomeno Juul. Due eventi distinti e separati tra di loro ma accomunati da un medesimo filo conduttore: quello, cioè, di dichiarare guerra senza quartiere alla sigaretta elettronica.
Volendo far credere che essa sia, quasi quasi, non più salutare del fumo tradizionale. Ed il problema è che a questa immensa campagna di demonizzazione in troppi hanno abboccato. Bevendosi la barzelletta Evali, credendo che realmente qualcuno era stato ammazzato dalla sigaretta elettronica. Non comprendendo che la sigaretta elettronica, nella epidemia da svapo, c’entra più nulla che poco e che il reale problema era il traffico di sostanze illecite attraverso i canali altrettanto illeciti.
E’ vero che le Istituzioni hanno fatto un caos madornale – l’Oms su tutti – innescandosi, da parte di Governi locali, divieti assurdi ed illogici, come quelli relativi alla commercializzazione di liquidi da svapo con aromi “alternativi”. Mettici, poi, che i media poco hanno vigilato sulla vicenda bevendosi anche loro per oro colato le false verità propinate. E così è stato il caos totale, il festival della disinformazione. Ma le reali vittime sono solo le persone.
FUMO CAUSA IN USA 480.000 MORTI/ANNO
Quelle che si potrebbero salvare facendo spegnere loro il mozzicone e che, in quest’ottica, si potrebbero indirizzare alla sigaretta elettronica. Quattrocento ottantamila (480.000, ebbene si) sono coloro i quali negli Usa, ogni anno, muoiono a causa del fumo. Un dato che, di per se, dovrebbe far gettare la politica ad occhi chiusi nella opportunità dello svapo, anche se – come dice qualcuno – le prove a lungo termine sulla tossicità, o meno, dei dispositivi non siano ancora note. Ora come ora, intanto, a dieci anni dalla loro comparsa sul mercato, non vi sono morti correlate a presunte patologie da svapo. E, invece, allo svapo si fa la guerra. Il festival dell’assurdo.
- Scritto da Arcangelo Bove