Presto potrebbe essere del tutto vietato fumare la sigaretta all’interno dell’automobile. Questa la sostanza di disegno di legge che, come da indiscrezioni, ribolle nei palazzi parlamentari. E che, sempre come da fonti prossime alle due Camere, potrebbe addirittura entrare in vigore entro il principio della prossima estate.
Ma facciamo ordine. Prima del 2016 non vi era in essere alcun genere di restrizione in relazione alla condotta data dal fumo all’interno degli abitacoli delle auto.
Con il Decreto legislativo numero 6 del 12 gennaio 2016, con il quale si era recepita la direttiva dell’Unione europea 2014/40, era stato introdotto, poi, il divieto di fumare all’interno delle auto solo nel caso in cui all’interno della vettura si trovassero ragazzi al di sotto dei 18 anni o donne in stato di gravidanza. Con pene che, di base, potevano variare entro una forbice compresa tra 27,5 e 275 euro. Somma destinata a lievitare fino a 500 euro se all’interno dell’auto vi fossero bambini al di sotto dei 12 anni o donne in evidente stato di gravidanza.
Tuttavia, questa normativa non attiene il Codice della strada o le condotte attinenti in senso stretto la guida bensì le norme antifumo. Tant’è che le previsioni del menzionato decreto si applicano anche nel caso in cui si fumi all’interno di un’auto in sosta ovvero a motore spento.
LA NORMA POTREBBE ENTRARE IN VIGORE GIÀ IN ESTATE
Le prossime previsioni, quelle che dovrebbero fare il loro debutto entro la prossima estate, andranno ad integrare, invece, il Codice della strada. E partono dalla ratio secondo la quale la gestualità e la manualità della sigaretta, compresa quella elettronica – che in questo discorso trova piena assimilazione a quelle classiche – possano distrarre chi è alla guida. Esattamente al pari dell’uso di un telefonino. Si passa, quindi, rispetto al Decreto 2016, da un discorso di salute ad un discorso di sicurezza al volante
Secondo indiscrezioni, la violazione potrebbe portare a una multa di 165 euro ed alla decurtazione di ben 5 punti dalla patente. La stessa potrebbe essere addirittura sospesa, per un periodo da 1 a 3 mesi, nel caso in cui si venisse ri-beccati nel medesimo illecito entro i successivi due anni dalla prima violazione.
- Scritto da Italo Di Dio