Svizzera, si cambia: sigarette elettroniche non più vendibili ai minori

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Le restrizioni in fatto di sigaretta elettronica non riguardano solo il lontano Israele o la remota Turchia. Anche i nostri vicini di casa della Svizzera paiono intenzionati, infatti, a prevedere qualche ritocco alla normativa svapo. Un ritocco che, tuttavia, ha – in tutta onestà – anche una sua condivisibile ratio.

I cugini elvetici del Canton Basilea Campagna, infatti, si apprestano a vietare la vendita di sigarette elettroniche ai ragazzini con meno di 18 anni. Ad oggi, infatti, non sussisteva limitazione alcuna all’acquisto dei particolari dispositivi che, di fatto, erano raggiungibili per qualsiasi fascia di età. In pratica, la nascente normativa prevede che le e-cig diventino da prodotto da banco a prodotto equiparato, nella relativa disciplina giuridica, al tabacco. Con quest’ultimo che è acquistabile, appunto, solo dagli over 18.

“LA RATIO? PROTEGGERE MEGLIO I GIOVANI”

Il parlamento cantonale ha in calendario una revisione della legge su alcol e tabacco che, come detto, nella sua “stretta” sta trovando ampia e trasversale condivisione sia da parte dei rappresentanti di sinistra sia da parte di quelli di destra. La “ratio”? Quella di “proteggere meglio i giovani”. Un principio che ci sta: come si sforzano di dire anche gli operatori nostrani, infatti, la logica della sigaretta elettronica è quella del minor danno: essa deve, cioè, rappresentare stampella per quanti vogliano sottrarsi al vizio del fumo. E non una pratica da essere abbracciata deliberatamente da chi fumatore non è. Ciò al netto di tutte le evidenze scientifiche che, oggi come oggi, comunque dicono che la sigaretta elettronica sia nella misura del 95 percentuale meno dannosa per l’uomo rispetto al fumo classico.

Intanto, al pari del Cantone di Basilea, anche in quello di Vaud si muovono analoghi passi. Il “Gran Consiglio” ha parimenti chiesto al Governo di sottoporre la sigaretta elettronica alla medesima disciplina giuridica dei prodotti a base di tabacco. Quindi no alla vendita a minori e attenzione alle modalità pubblicitarie.

- Scritto da Arcangelo Bove