Roccatti “Nuove tasse favoriranno mercato illegale”

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Un milione di svapatori in Italia. Oltre 60.000 lavoratori nel settore del fumo elettronico. Sono questi alcuni dei numeri della sigaretta elettronica in Italia. Numeri che si contrappongono agli 80.000 morti determinati, solo nella Penisola e solo in un anno, dai prodotti a combustione. Snocciola cifre Umberto Roccatti, vertice di Anafe, che torna ad intervenire a stretto giro dopo uscita di solo poche ore prima.

“Stiamo assistendo in questi giorni – ha rivelato lo stesso a “Quotidiano Sanità”al rincorrersi di ipotesi di aumenti di qualunque tipo di tassa pur di trovare le coperture necessarie per la manovra economica. A nome di oltre un milione di svapatori in Italia e di oltre 60.000 lavoratori nel settore del fumo elettronico, chiediamo a gran voce che non vengano toccate le sigarette elettroniche nel rispetto del principio finora seguito dal Governo di disincentivare l’utilizzo di prodotti dannosi. Gli aumenti di tasse vadano a colpire esclusivamente le sigarette tradizionali. E’ il consumo dei prodotti a combustione che provoca ogni anno – solo in Italia – 80.000 morti.

Tar-tassare il mercato legale dello svapo rischierebbe, ovviamente, di far fiorire il mondo parallelo dell’illecito: questo lo scenario che prefigura Roccatti.

Aumentare nuovamente le tasse sulle e-cig – ancora l’esponente alla testata di informazione sanitaria – avrebbe il solo effetto di far tornare il mercato nel caos, favorendo di fatto un business parallelo, quello del mercato illegale (come avviene negli Usa), che finalmente con l’attuale regolamentazione stiamo sconfiggendo. Inoltre, un possibile aumento della tassazione sulle sigarette elettroniche non solo incentiverebbe il ritorno dei consumatori alle sigarette tradizionali ma aumenterebbe di gran lunga il ricorso a metodi di miscelazione domestica, con la pericolosa pratica del “fai da te”, che comporta pericoli e danni per la salute del consumatore.

“SISTEMA FISCALE SIGARETTE ELETTRONICHE ESEMPLARE”

Dopo anni di incertezza, l’Italia oggi ha un sistema fiscale sulle sigarette elettroniche che si pone come esempio a livello europeo, sia per la tutela della salute pubblica sia a garanzia del gettito erariale. Su quest’ultimo punto infatti non si può negare che la diminuzione delle accise ha comportato per il 2019 un aumento del gettito e ha posto le basi per lo sviluppo sano di un settore, che rappresenta un’eccellenza Made in Italy a livello internazionale”.

Lettura chiara, obiettiva, cristallina. Altrove, però, è solo cieca miopia

- Scritto da Italo Di Dio