“Il danno non è nello strumento ma in ciò che metti dentro”. Riccardo Polosa, Direttore Coehar, sintetizza in poche battute tutto il senso della questione sigarette elettroniche. Il docente universitario, con un nuovo intervento, ha voluto spiegare alla comunità come non sia la sigaretta elettronica in quanto tale a creare problemi a carico della salute dell’uomo bensì la tipologia di liquido che vi si mette all’interno.
Se, cioè, ci si attenesse ai liquidi disponibili in commercio, a quelli reperibili nei negozi si camperebbe tutti cent’anni. Più correttamente, non si morirebbe per colpa di una svapata. Il problema è che negli Usa qualche ragazzino ha pensato (male) di drogarsi e sballarsi servendosi della sigaretta elettronica. All’interno delle e-cig non ha caricato i liquidi normali, quelli leciti reperibili in negozio ma vi ha messo schifezze acquistate illegalmente dallo spacciatore sotto casa. Immondizia che non può andare nelle sigarette elettroniche, che, anzi, non dovrebbe in nessun modo venire a contatto con un essere umano. Ad ammazzare non è stato lo “strumento”, ovvero la sigaretta elettronica. Ma, come dice giustamente Polosa, ciò che vi si è infilato all’interno.
SE BEVI UN BICCHIERE DI CANDEGGINA, TI AMMAZZA IL BICCHIERE O LA CANDEGGINA?
Facciamo un paragone. Prendiamo un bicchiere, un banalissimo bicchiere. E lo piazziamo nel bel mezzo della tavola imbandita per il pranzo. Se al suo interno vi versiamo acqua, un bel vino rosso o una coca cola e ne beviamo sarà tutto ok. Ma se all’interno del bicchiere versiamo un goccio di acido muriatico, un bel sorso di candeggina – e ne beviamo – come minimo finiremo in ospedale. Come minimo. Quindi chiediamoci: a spedirci in ospedale è stato il bicchiere in quanto tale o il fatto che c’hai messo dentro la candeggina? La risposta la conoscete e nel caso e-cig, in Usa, è successa la stessa, ugualissima cosa.
Il problema è che questo i grandi sapientoni lo sanno. E per sapientoni ci si riferisce a coloro i quali hanno strombazzato all’allarme. Mentendo sapendo di mentire. Perchè infangare la sigaretta elettronica? Perchè sta andando contro ai grandi interessi delle case farmaceutiche, ai grandi interessi del tabacco. Sapientoni che gridano all’allarme per alcune morti (quelle provocate dai liquidi illeciti svapati) e che fingono di non vederne altri milioni che, ogni anno, vengono provocati – da decenni – dal fumo classico. Ipocrisia, vedute distorte alimentate, purtroppo, da parte di stampa rea di non approfondire e di fare, troppo spesso, copia-incolla.
POLOSA “SVAPARE E’ MENO DANNOSO CHE SVAPARE”
“Queste notizie – commenta ancora Polosa – stanno facendo aumentare di nuovo il numero di fumatori. Adesso basta! I fumatori devono aver fiducia che svapare è molto meno dannoso che fumare, anche per i polmoni. A dimostrarlo una nostra revisione scientifica pubblicata su Expert Review of Respiratory Medicine – spiega lo scienziato siciliano – che fornisce prove crescenti che le emissioni di aerosol delle e-cig sono relativamente sicure rispetto al fumo di tabacco. Abbiamo anche scoperto che i fumatori che sono passati dal fumo allo svapo hanno riscontrato miglioramenti nei sintomi da fumo (tosse, catarro) e hanno manifestato livelli più bassi di monossido di carbonio emesso. Io stesso sono stato revisore dell’articolo pubblicato su BMJ British Medical Journal e ho fornito loro le mie critiche. E’ scandaloso – evidenzia l’accademico – che non siano state pubblicate. Scriveremo alla autorità della rivista per denunciare quanto accaduto. La scienza non può prendere posizioni infondate – la conclusione – e deve rispettare il lungo e complesso protocollo che precede le pubblicazioni di articoli su riviste scientifiche garantendone piena autorevolezza”.
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- Scritto da Italo Di Dio