L’Inghilterra non si lascia affatto impressionare dagli isterismi americani. E tira avanti con decisione nella sua politica pro-svapo. Dalle parti della Regina, infatti, Istituzioni e critica si sono fatti scivolare addosso le fake-vicende dell’epidemia “da sigaretta elettronica”. Francobollando la questione per quella che è. Ovvero un complotto anti-svapo teso a salvaguardare gli interessi dell’industria della sigaretta classica (ma anche delle case farmaceutiche) che, proprio a causa dello svapo, hanno visto evaporare parecchi quattrini. E sono davvero parecchi i quattrini in gioco.
LO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI LONDRA
Basti pensare che uno studio realizzato dalla University College di Londra e sponsorizzato dal Cancer Research United Kindom ha stabilito, con riferimento all’anno 2017, che sono state tra le 50.000 e le 70.000 le persone che hanno abbandonato il vizio del fumo grazie al supporto dell’elettronica. Ma si ritiene che anche gli anni successivi si siano attenuti e si atterranno a questo trend.
Pur prendendo in considerazione l’ipotesi più “prudente” e pur pensando che ciascun individuo consumi un pacchetto al giorno, si ricava come il mancato guadagno per l’industria del tabacco, relativamente ad un solo anno, sia pari ad oltre 90 milioni di euro. Un business pazzesco che giustifica, in nome del dio denaro, le azioni più estreme. Come quella di inscenare, appunto, questa pseudo epidemia da e-cig, e chissenefrega della pubblica salute. Già, la pubblica salute. In Inghilterra sono così “avanti” e così consapevoli degli svapo-benefici che, addirittura, hanno lanciato l’e-cig all’interno degli ospedali. Oltre ai negozi di svapo già aperti in alcuni nosocomi, infatti, l’elettronica entra nei reparti anche come strumento terapeutico.
La stessa, infatti, sarà utilizzata per aiutare i pazienti psichiatrici (che presentano tassi di fumo anche tre volte superiori alla media) a smettere di fumare: il tutto avverrà presso il Lewisham Hospital di Londra grazie alla gratuita collaborazione di Vpz. Un grande esempio di sinergia pubblico-privato
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- Scritto da Italo Di Dio